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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 23 marzo 1998
FINANZIAMENTO PARTITI: SCALFARO, E' UNA SPESA AGGIUNTIVA (2)

(ASCA) - Roma, 23 mar - Nel messaggio inviato alle Camere,

Scalfaro premette che ''per i poteri che la Costituzione''

gli conferisce, deve ''dare ascolto alla viva voce della

societa' civile, che si esprime attraverso le opinioni che,

su temi di rilevante importanza, vengono formulate a

commento di decisioni politiche o legislative, su mezzi di

informazione o attraverso appelli inviati a me

direttamente''.

Nel merito dell legge in esmae - prosegue il Presidente -

emergono sostanzialmente due questioni: ''a) l'asserito

contrasto con la volonta' popolare '' che si e' espressa nel

referendum contro il finanziamento pubblico e ''b) il modo

non corretto con il quale si sarebbe provveduto alla

copertura del relativo onere finanziario''.

''Il primo rilievo - scrive Scalfaro - non appare

fondato'', perche' la norma in questione ''trova il proprio

fondamento, come risulta dall'analisi del dibattito

parlamentare, nel difettoso funzionamento, per ragioni

tecniche'' della raccolta dei fondi prevista con il

versamento del '4 per mille' ai partiti politici, che ha

reso ''assi difficoltoso l'esercizio, da parte dei

cittadini'' del contributo volontario ed ha quindi indotto

un intervento legislativo per una ''anticipazione di fondi

ai partiti''. ''Ne' ha fondamento - scrive ancora Scalfaro -

il rilievo riferito al preteso contrasto tra il nuovo

sistema di finanziamento basato sulla contribuzione

volontaria e il risultato del referendum del '93; e cio'

non soltanto perche' una critica del genere non riguarda la

legge in esame, bensi' quella precedente del 1997, ma

soprattutto perche', avendo il referendum detto no al

finanziamento dei partiti a carico dello Stato, il

legislatore ha introdotto un sistema interamente basato

sulla libera e volontaria contribuzione dei cittadini''.

tap/rep/red (segue)

FINANZIAMENTO PARTITI: SCALFARO, E' UNA SPESA AGGIUNTIVA (3) =

(ASCA) - Roma, 23 mar - Nel messaggio, Scalfaro scrive ancora

che vi e' ''nell'articolo 30 della legge in esame una ltro

aspetto che, in sede di promulgazione va esaminato molto

attentamente'', e cioe' ''la modalita' di copertura

finanziaria dell'onere posto a carico del bilancio dello

Stato'' che configura ''una spesa aggiuntiva''.

Scalfaro, a questo proposito, cita i due pareri delle

Commissioni Bilancio di Senato e Camera, nella sostanza

contrari all'utilizzo di risorse provenienti da stanziamenti

ordinari di bilancio. Inoltre, ''quanto emerso dal dibattito

parlamentare - sottolinea Scalfaro - mi induce a ritenere

necessaria un'ulteriore riflessione da parte delle Camere su

quella parte dell'art. 30 della legge in esame che riguarda

la copertura finanziaria del provvedimento. Non si puo',

infatti, tralasciare la considerazione che, su una materia

di tanto rilievo e tanta delicatezza, le Commissioni

parlamentari investite del parere, censurando la soluzione

finanziaria adottata, si sono pronunciate sostanzialmente,

entrambe, in senso severamente critico''. Si tratta,

insomma, di osservare puntualmente ''la legge sulla

contabilita' e sul bilancio dello Stato: ne consegue che la

violazione di questa legge determina fatalmente un vulnus

alla sostanza dell'art. 81, quarto comma, della

Costituzione''.

tap/rep/red (segue)

FINANZIAMENTO PARTITI: MESSAGGIO SCALFARO LETTO A CAMERA =

(ASCA) - Roma, 23 mar - Il messaggio inviato dal Capo dello

Stato in cui Scalfaro rimanda alle Camere la legge sul

finanziamento pubblico dei partiti e' stato letto

all'assemblea di Montecitorio dal Presidente di turno,

Acquarone, che ha anche annunciato che il nuovo iter

iniziera' dal Senato.

 
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