(ASCA) - Roma, 23 mar - Nel messaggio inviato alle Camere,
Scalfaro premette che ''per i poteri che la Costituzione''
gli conferisce, deve ''dare ascolto alla viva voce della
societa' civile, che si esprime attraverso le opinioni che,
su temi di rilevante importanza, vengono formulate a
commento di decisioni politiche o legislative, su mezzi di
informazione o attraverso appelli inviati a me
direttamente''.
Nel merito dell legge in esmae - prosegue il Presidente -
emergono sostanzialmente due questioni: ''a) l'asserito
contrasto con la volonta' popolare '' che si e' espressa nel
referendum contro il finanziamento pubblico e ''b) il modo
non corretto con il quale si sarebbe provveduto alla
copertura del relativo onere finanziario''.
''Il primo rilievo - scrive Scalfaro - non appare
fondato'', perche' la norma in questione ''trova il proprio
fondamento, come risulta dall'analisi del dibattito
parlamentare, nel difettoso funzionamento, per ragioni
tecniche'' della raccolta dei fondi prevista con il
versamento del '4 per mille' ai partiti politici, che ha
reso ''assi difficoltoso l'esercizio, da parte dei
cittadini'' del contributo volontario ed ha quindi indotto
un intervento legislativo per una ''anticipazione di fondi
ai partiti''. ''Ne' ha fondamento - scrive ancora Scalfaro -
il rilievo riferito al preteso contrasto tra il nuovo
sistema di finanziamento basato sulla contribuzione
volontaria e il risultato del referendum del '93; e cio'
non soltanto perche' una critica del genere non riguarda la
legge in esame, bensi' quella precedente del 1997, ma
soprattutto perche', avendo il referendum detto no al
finanziamento dei partiti a carico dello Stato, il
legislatore ha introdotto un sistema interamente basato
sulla libera e volontaria contribuzione dei cittadini''.
tap/rep/red (segue)
FINANZIAMENTO PARTITI: SCALFARO, E' UNA SPESA AGGIUNTIVA (3) =
(ASCA) - Roma, 23 mar - Nel messaggio, Scalfaro scrive ancora
che vi e' ''nell'articolo 30 della legge in esame una ltro
aspetto che, in sede di promulgazione va esaminato molto
attentamente'', e cioe' ''la modalita' di copertura
finanziaria dell'onere posto a carico del bilancio dello
Stato'' che configura ''una spesa aggiuntiva''.
Scalfaro, a questo proposito, cita i due pareri delle
Commissioni Bilancio di Senato e Camera, nella sostanza
contrari all'utilizzo di risorse provenienti da stanziamenti
ordinari di bilancio. Inoltre, ''quanto emerso dal dibattito
parlamentare - sottolinea Scalfaro - mi induce a ritenere
necessaria un'ulteriore riflessione da parte delle Camere su
quella parte dell'art. 30 della legge in esame che riguarda
la copertura finanziaria del provvedimento. Non si puo',
infatti, tralasciare la considerazione che, su una materia
di tanto rilievo e tanta delicatezza, le Commissioni
parlamentari investite del parere, censurando la soluzione
finanziaria adottata, si sono pronunciate sostanzialmente,
entrambe, in senso severamente critico''. Si tratta,
insomma, di osservare puntualmente ''la legge sulla
contabilita' e sul bilancio dello Stato: ne consegue che la
violazione di questa legge determina fatalmente un vulnus
alla sostanza dell'art. 81, quarto comma, della
Costituzione''.
tap/rep/red (segue)
FINANZIAMENTO PARTITI: MESSAGGIO SCALFARO LETTO A CAMERA =
(ASCA) - Roma, 23 mar - Il messaggio inviato dal Capo dello
Stato in cui Scalfaro rimanda alle Camere la legge sul
finanziamento pubblico dei partiti e' stato letto
all'assemblea di Montecitorio dal Presidente di turno,
Acquarone, che ha anche annunciato che il nuovo iter
iniziera' dal Senato.