Roma, 24 marzo 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova:
"Le dichiarazioni del Ministro delle finanze Visco che afferma di non avere "la più pallida idea di quanti abbiano scelto il 4 per mille" e che "Per conoscere i dati bisognerà aspettare, ma credo che non siano stati moltissimi", sono - ancorché sconcertanti per il grado di inefficienza del nostro sistema fiscale - la migliore risposta a quanti si affannano a ritenere giustificabile il 100 per cento dell''acconto' che i partiti si sono assegnati sulla base della legge del '96. Appare chiaro che il conguaglio - per il quale, come ha detto Visco "occorrono anni" - è un alibi debolissimo e meschino, dietro cui si nasconde la volontà truffaldina di tornare ad un finanziamento pubblico in tutto e per tutto identico a quello bocciato dagli elettori in un referendum.
La decisione del capo dello Stato impone in Parlamento un nuovo confronto sul finanziamento della politica che questa volta dovrà essere pubblico e pubblicizzato, e che non potrà che partire dal riconoscimento dell'espressione della sovranità popolare nel referendum della Lista Pannella del 1993. Su questa legge, comunque, abbiamo già depositato in Cassazione un nuovo quesito abrogativo."