Roma, 25 marzo 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova:
""Comunque lo Stato pagasse le spese dei partiti, non ne sazierebbe la fame: le somma assegnate sul pubblico bilancio sarebbero soltanto delle nuove posizioni di partenza, dalle quali i partiti si muoverebbero per prendere, con il denaro che ancora riuscirebbero a spillare ai privati, delle iniziative che oggi non possono prendere. Proporre di risolvere con l'intervento del Tesoro il nostro problema sarebbe, perciò, altrettanto ingenuo quanto proporre di riportare sulla via della virtù le donne di facili costumi". Questo scriveva nel 1952 su Il Mondo Ernesto Rossi, in un periodo in cui la corruzione ed il finanziamento illegale di varia specie già inquinava la vita politica italiana, come del resto Rossi non mancava di denunciare, ed in molti proponevano il rimedio del finanziamento pubblico ai partiti.
Quindi, se Giovanni Sartori sta con se stesso, fingendo di ignorare che dal 1971 - data del suo fondamentale pezzo sul Corrierone pro-finanziamento pubblico oggi ripubblicato - al referendum del 1993 ci sono stati, ad esempio, i fondi neri dell'Iri e tangentopoli, noi preferiamo restare idealmente al fianco di Ernesto Rossi e delle sue lotte liberiste e antipartitocratiche, nonché, evidentemente, a quello del 90% degli italiani che hanno decretato il successo del nostro referendum del 1993."