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Conferenza Rivoluzione liberale
Manfredi Giulio - 25 marzo 1998
LANFRANCO TURCI (Dem. di Sinistra) MENTE SAPENDO DI MENTIRE?

In un'intervista apparsa sul "Corriere della Sera" di ieri (<>), Lanfranco Turci, membro dell'esecutivo dei Democratici di sinistra ed esperto di questioni economiche del PDS, afferma, tra l'altro:

"...E' un anticipo, quello previsto dalla legge, lo Stato lo dà anche agli enti ecclesiastici...Bisogna capire bene: l'anno scorso non si erano creati problemi con l'anticipo del finanziamento, non capisco perchè quest'anno hanno cambiato sistema...L'anno scorso ci sono state mancanze organizzative da parte del governo, che non fece campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica e soprattutto non stampò i moduli per tempo. Per questo si decise l'anticipo...Non vedo obiezioni sull'anticipo. Per le confessioni religiose, per le quali è possibile devolvere l'otto per mille, con lo stesso sistema usato per i partiti, si procede per anticipi e conguagli perchè gli utlimi dati del ministero delle Finanze sono aggiornati a cinque o sei anni fa...l'entità dell'anticipo è stato deciso con molta parsimonia rispetto ad altri finanziamenti: è un sesto del finanziamento volontario, quello dell'otto per mille, alle confessioni religiose...".

1) Nel 1997 non fu praticato nessun acconto, ma fu ripartita fra i partiti la somma di 160 miliardi "una tantum", come "avviamento": l'articolo 4 della legge 2 gennaio 1997, n.2, così recita: "4. Disposizioni transitorie. - 1. Per l'anno finanziario 1997, il Ministro del tesoro, con proprio decreto, da adottare entro il 28 febbraio, ripartisce a titolo di prima erogazione tra i movimenti e partiti politici una somma pari a 160 miliardi di lire. Il medesimo decreto eroga le somme spettanti agli aventi diritto..." (il decreto dovette essere rettificato perchè aveva dato al CCD anche la quota del CDU, sic).

2) E' illuminante l'equiparazione che Turci compie dei partiti rispetto agli "enti ecclesiastici" e alle "confessioni religiose"; Turci, comunque, non sa o non dice che, rispetto all'otto per mille, il cittadino può scegliere quale confessione finanziare (o se dare i soldi allo Stato - rimane il problema che i soldi di non sceglie vengono ripartiti in proporzione alle scelte di chi ha firmato...), rispetto al 4 per mille no; e basta che il 15% firmi per permettere la spartizione dell'intera torta, alla faccia del maggioritario!

3) Scalfaro ha voluto limitare il problema all'aspetto finanziario e contabile; ebbene, la scelta che i partiti, con una rapidità degna di miglior causa, hanno fatto di "scremare" da ogni ministero un po' di soldi dicendo "col 4 per mille poi rimettiamo a posto tutto", E' FINANZIARIAMENTE E CONTABILMENTE INSOSTENIBILE! Infatti, quale ragioniere certificherebbe un bilancio da cui tolgo "sicuramente" delle entrate dicendo che, poi, "fra qualche anno" (non lo dico io, l'ha detto Visco), quando sapro' l'importo del 4 per mille (e se tale importo sarà sufficiente....), ridarò a ciascun ministero il "maltolto"!? Il Presidente Scalfaro, che ha dimostrato grande attenzione al rispetto formale e sostanziale delle leggi di bilancio, non potrà avvallare sicuramente una simile operazione....

 
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