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Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 29 marzo 1998
Veleni e mafia
caro Lanfranco, non riesco a non esserti amico, e proprio per questo non posso non evidenziare che scrivi carico di odio, con metodo mafioso, perche' chi ha possibilita' e capacita' .... intenda.

Una cosa ho imparato, nell'essere e crescere libero e lottando da radicale: dire sempre quello che penso, con nomi e cognomi, assumendomene sempre le responsabilita' in prima persona. E non riesco ad odiare, se non, a singhiozzo e come corroborante, chi amo profondamente.

Gli esseri umani sono pieni di contraddizioni, anche qualche triste e misero pusillanime che aspira al riconoscimento di merda dell'Ordine degli scribacchini, e anche chi -come si dice in Toscana- cia' la mamma maiala e il babbo bu'oh e cornuto, e che, secondo i tuoi schemi -e andando oltre il caso specifico che tu ricordi in modo mafioso- siccome figlio/a dei milioni di italiani a cui il Pannella ha salvato la vita grazie alle sue e alle nostre battaglie, dovrebbe eternamente essere riconoscente. Che triste, un mondo di riconoscenti .....

Credi che queste persone che tu giudichi non-sincere e opportuniste (e che non escluso che lo possano essere, ma non me ne frega niente) farebbero meglio a stare zitte? E credi che questo sia un motivo sufficiente per non essere d'accordo su quanto scritto nell'appello?

Ma tu, Radio Radicale, la vuoi chiusa o aperta? Poniti questa domanda e rispondi di conseguenza.

Sei disposto a fare un giorno di sciopero della sete per un tuo diritto violato. Bene, ma perche' solo un giorno? Perche' non fino a quando raggiungeresti il tuo obiettivo? E consentimi di dubitare del tuo obiettivo sotto forma di diritto, perche', se tale fosse, lo Stato -che non ha neanche fatto fare un referendum in materia- sarebbe gia' intervenuto e tu non saresti li' come dipendente di RR, ma avresti gia' intentato causa. Il problema, credo, sia solo economico. E allora, visto che il tuo datore di lavoro e' quello che e', perche' vorresti costringerlo -senza armi, come te- a fare cio' che non vuole? Chiedi l'aumento e, se non ti soddisfa, esprimi la tua professionalita' altrove.

 
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