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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Matteo - 31 marzo 1998
CAMPAGNA REFERENDUM

Per cercare di meglio capire e approfondire le prospettive di un'alleanza

con la Lega e/o Segni in una campagna referendaria vi propongo la

lettura di un testo di CARLO ROSSELLI pubblicato in "Giustizia e Libertà"

del 31 agosto 1934; il testo è intitolato

LOTTE PARZIALI E ACCORDI DI PARTITI

"Il recente accordo stretto nell'emigrazione tra socialisti

e comunisti in vista di alcuni limitati obiettivi offre

l'occasione di chiarire un tema fondamentale di tattica:

quello delle lotte parziali a cui evidentemente l'accordo

si ispira.

La lotta contro il fascismo -regime totalitario- è anch'essa

totalitaria, cioè diretta al rovesciamento del regime dalle

sue fondamenta. Lotta rivoluzionaria.

Tuttavia questa lotta rivoluzionaria non può esaurirsi in

un unico atto finale di giustizia. L'insurrezione liberatrice

verrà a conclusione di una serie di sforzi, di lotte, nel

corso delle quali si formerà la generazione rivoluzionaria

e si metteranno in movimento larghi strati della popolazione.

Lotta per la difesa delle condizioni di lavoro, per il

sussidio ai disoccupati, lotta contro il fiscalismo, le

minacce di guerra, la censura, lotta per le concrete

libertà ecc. ecc.

Qui sorge la questione che probabilmente divide G.L. da altri

movimenti antifascisti. Queste lotte che cosa sono ?

Delle lotte per degli obiettivi che si crede di poter conquistare

sotto il fascismo; oppure dei semplici MOTIVI, TEMI DI AGITAZIONE,

che servono a creare nel popolo una concreta coscienza della

situazione in cui si trova e a suscitare una più decisa e immediata

volontà di liberazione ?

Ecco il punto.

Se sono degli "obiettivi" conquistabili in regime fascista,

significa che si giudica il fascismo trasformabile, riformabile

nella sua essenza. In luogo della rivoluzione, una riforma graduale.

Se sono semplici "motivi , temi di agitazione", allora l'agitazione

sarà efficace solo in quanto si connetterà organicamente a tutta

l'azione rivoluzionaria.

Per noi non ci sono dubbi. Noi neghiamo che anche uno solo degli

obiettivi parziali elencati nel patto socialista-comunista possa

essere raggiunto sotto il fascismo. Perchè ciascuno di quegli

obiettivi solleva per intero il problema della dittatura fascista,

mette in gioco l'esistenza del regime.

Forse che sotto il fascismo è possibile eliminare la guerra o la

minaccia di guerra ? O migliorare la condizione dei lavoratori ?

O conquistare le libertà sindacali e popolari ? O strappare i

prigionieri, tutti i prigionieri, alle prigioni e alle isole ?

Non è possibile. Gli obiettivi parziali elencati nel patto sociale

sono in realtà irraggiungibili sotto il fascismo: si risolvono

tutti nell'unico supremo obiettivo dell'abbattimento del fascismo,

della rivoluzione antifascista. Ma se si risolvono tutti nel

problema generale della rivoluzione antifascista, è chiaro che

l'accordo su di essi- specie in questa fase relativamente statica

- sarà fruttuoso ai fini della lotta solo se fondato su una

essenziale identità di vedute circa il problema rivoluzionario

quanto meno circa il metodo, la tattica.

Ora cosa dice il patto socialista-comunista ? Dice che

<< sul piano generale dei principii e sul giudizio sulla situazione

internazionale sussistono divergenze fondamentali di dottrina,

di metodo, di tattica >>.

La mancanza di un accordo generale, anzi il riconoscimento di un

dissenso profondo anche sulla tattica trasforma, sia pure contro

la volontà delle parti, i motivi di agitazione in obiettivi

a sé stanti, staccandoli dal'insieme della lotta rivoluzionaria.

Nella sua forma attuale l'accordo non è dunque un accordo di forze

in vista dell'azione: è piuttosto un elenco di rivendicazioni di

andamento riformistico che ricorda i vecchi programmi elettorali.

Un tale accordo potrà essere utile in Francia dove si prevedono

prossime elezioni ed esiste la possibilità immediata di un'azione

comune di masse. Ma è accademico in Italia.

Socialisti e comunisti italiani sono incorsi in un errore di falsa

analogia. Il loro accordo potrà avere risonanza nei comizi

dell'emigrazione. Ma dubitiamo che possa dare serii frutti in Italia."

--- MMMR v4.00reg

 
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