Roma, 16 aprile 1998
Il Senatore Piero Milio della Lista Pannella ha presentato oggi un'interrogazione parlamentare al Presidente Prodi e al Ministro Flick, con la quale denuncia l'anomalo comportamento de Procuratore di Palermo Caselli che avrebbe consegnato un dossier contro il generale dei ROS De Donno addirittura al Ministro di Grazia e Giustizia.
"L'Arma dei Carabinieri e i ROS sono ormai l'oggetto di attacchi quotidiani. Vengono infatti colpiti da direttive ministeriali proprio quegli apparati, come i ROS, che hanno contribuito in maniera determinante alla lotta contro la criminalità organizzata nel nostro paese. Mi preoccupa, alla vigilia del processo d'appello di Bruno Contrada, vedere minacciata l'attendibilità di Mario Mori e temo che altri alti esponenti dei ROS, come il generale de Donno, possano cadere sotto i colpi di calunniosi sospetti. Mi risulta infatti che il Procuratore Caselli abbia consegnato anche al Ministro Flik un dossier contro de Donno e mi stupisce che proprio un magistrato, anziché ricorrere all'autorità giudiziaria nel momento in cui vuole denunciare qualcuno o qualche cosa, si rivolga all'autorità politica. Per questa ragione ho deciso di presentare oggi un'interrogazione sull'anomalo comportamento di Caselli".
Segue testo
Premesso che:
- è all'esame delle competenti sedi legislative il disegno di legge n. 2793 avente ad oggetto il nuovo ordinamento dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza;
- con proprio decreto, in data 25 marzo 1998, il Ministro della Difesa ha emanato una serie di direttive che di fatto hanno decapitato i servizi centrali della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e soprattutto il raggruppamento operativo speciale (ROS) dell'Arma dei Carabinieri che, tenuto conto della sua particolare strutturazione a livello provinciale, viene ad essere mortificata nelle sue potenzialità e capacità investigative anche contro la criminalità organizzata;
- utilizzando l'attuale organizzazione, il ROS dei Carabinieri ha potuto operare l'arresto di Salvatore Riina e - unica struttura investigativa in Sicilia - ha aperto una breccia sul fronte degli appalti collegati alla mafia ed alla politica sin dal 1988;
- ormai troppe sono le coincidenze cronologiche che tendono a un logoramento dell'immagine dell'Arma dei Carabinieri, del ROS e particolarmente di taluno dei suoi ufficiali;
per sapere:
- se risulta a verità che - in uno dei suoi numerosi incontri con i vertici politico istituzionali e segnatamente durante la visita plurima del 13 novembre 1997, di cui anche la stampa ha dato risalto- il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo ha consegnato al Ministro di Grazia e Giustizia nonché al Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Palermo e al Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri un dossier corredato di numerosi allegati nel quale sarebbero stati evidenziati presunti "comportamenti anomali" e "strane attività" del capitano del ROS Giuseppe de Donno nei cui confronti sarebbero stati anche chiesti provvedimenti disciplinari;
- quali iniziative intendano adottare per verificare l'esistenza del dossier, la sua consegna alle autorità sopra indicate, il suo contenuto, e se non risultino anomalie in tale modo di procedere.