Roma, 16 aprile 1998
Il Senatore Pietro Milio, presente oggi al deposito in Cassazione dei cinque quesiti referendari della Lista Pannella (due referendum sulle leggi elettorali Camera e Senato per eleggere tutti deputati e i senatori con il sistema uninominale maggioritario, referendum Colombo, referendum contro il finanziamento pubblico ai partiti e referendum per la responsabilità civile dei magistrati) ritiene che la promozione di questi referendum rappresenta una spinta decisiva per poter varare quelle riforme, da tutti ritenute necessarie a parole ma da nessuno attuate nei fatti, per lo sviluppo di un autentico sistema democratico nel nostro paese.
"Sono tutti referendum che si propongono di restituire al cittadino un ruolo determinante nella vita politica del Paese. Così i referendum sulla legge elettorale, perché solo un sistema maggioritario garantisce al cittadino un autentico potere di scelta dei propri rappresentanti. Così il referendum contro il finanziamento pubblico ai partiti che consente ai cittadini di riaffermare il proprio no a questa forma di contribuzione alla politica ma soprattutto consente ai cittadini di esprimere la loro contrarietà al metodo davvero illegale e antidemocratico con cui i partiti continuano a gestire i loro interessi.
Infine il referendum per la responsabilità civile dei magistrati che consente, se approvato, al cittadino che abbia subito irregolarità e ingiustizie processuali di chiamare in causa il magistrato responsabile e dai lui direttamente ottenere il giusto risarcimento. Considero importante, nell'interesse anche della dignità e del prestigio della stessa magistratura, che i giudici possano essere responsabili in pieno dei propri atti. Credo che dall'approvazione di un tale referendum l'amministrazione della giustizia trarrebbe nuova linfa vitale e credo che di questo il paese abbia un estremo bisogno."