liberale liberista liberalsocialista socialdemocratico comunista socialista fascista laburista democratico, cioe', in una sola parola, mandrakista.Forse qualcuno riesce ad individuare un significato preciso in queste definizioni di ideologia e prassi politica? Si', se fa riferimento a libri, testi a lui piu' o meno cari. No, se fa riferimento alla storia, perche' quest'ultima e' morta. E per degli atei militanti la morte e' fine, non passaggio.
Le parole hanno un significato per l'uso che se ne fa, non per la loro etimologia.
Forse Engels e Marx, quando scrissero il manifesto del partito comunista, pensavano a Pol Pot, a Stalin, a Mao, a Kruscev? O Proudhon, quando scriveva "Si è realizzato solo una democrazia compatta apparentemente fondata sulla dittatura delle masse, ma nel cui ambito le masse godono del solo potere necessario ad assicurare una schiavitù generalizzata" pensava a Bettino Craxi? O Bakunin in "Dio e lo Stato" ipotizzava nipotini come i ragazzi dei centri sociali? O Kropotkin nelle sue pippe sulla "Letteratura Russa" era il preambolo di Solgenitzin? E tutti, padri e presunti figli, usavano le stesse parole ... ? E -i presunti figli- metterebbero la mano sul fuoco per il rispetto che hanno dei padri ...
No, certamente, no.
Le parole diventano, per l'appunto, elorap, e si svuotano di significato, perche' non danno piu' la percezione di cosa siano. Se pensiamo a Pannella, infine: nel momento in cui ha cominciato a specificare il significato della parola radicale, si e' ingarbugliato e, in questo aspetto lessicale, si e' perso à.. non certamente nella coerenza delle sue proposte e azioni.
Che senso ha chiamarsi liberale, quando questa parola viene usata indifferentemente da Prodi, D'Alema, Fini e Martino e, magari ascoltata e assimilata -in questa accezione diffusa- da un pubblico passivo di milioni di telespettatori televisivi?
Sono rimaste invece, molto precise, le parole radicale e libertario (quest'ultima con la doverosa precisazione del Bandinelli in questa conferenza). Ma qui occorrerebbe un saggio ad hoc, e non e' questo il momento e l'occasione.
Ed e' qui che casca l'asino: nella capacita' individuale di riconoscere che il proprio dio e' morto e che dopo tre giorni non risorge, e quindi vivere senza dio e senza speranza che ritorni. A ognuno il suo dio .. lessicale, in questo caso.