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Conferenza Rivoluzione liberale
Vernaglione Piero - 29 aprile 1998
Scusa, Bandinelli, ma questa non te la posso far passare. Il "libertarianism" americano affonda le sue radici nella tradizione dell'anarchismo individualista americano, sintetizzabile nei nomi di Thoreau, Spooner, Tucker, Warren, Nock. O talmente consapevole di ciò, che non vuole avere (giustamente) niente a che fare con l'anarchismo europeo-continentale dei Godwin, degli Stirner, dei Bakunin, dei Kropotkin e dei Sorel, che proclamavano sì l'estinzione dello Stato, ma nell'ambito di un assetto sociale che prevedeva l'abolizione della proprietà privata, premessa di relazioni spontaneamente "solidali" fra gli individui, ciò che, fra le altre cose, avrebbe consentito di fare a meno delle norme giuridiche. I "libertarians" di matrice anarcocapitalista (oltre alla differenza abissale sulla proprietà privata), avendo ereditato dal liberalismo classico la visione disincantata della natura umana, non ritengono affatto che l'uomo sia naturalmente "buono" e "virtuoso", e reclamano la necessità di un codice giuridico c
he disincentivi e reprima la violenza fra gli individui.

P.S. Bandinelli, io li leggo i tuoi articoli su Quaderni Radicali, tu perché non leggi i miei, che generalmente si occupano di questi argomenti? :))) (ci troverai anche la confutazione dell'accusa di conservatorismo ai "libertarians")

 
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