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Conferenza Rivoluzione liberale
Vernaglione Piero - 30 aprile 1998
Grippo: "Ma questo codice giuridico "reclamato" dai libertarians, sarebbe istituzioni-leggi-polizia-magistratura di stato? Perche' allora..."
"Vorrei chiedere a Vernaglione, in particolare, cosa intende esattamente quande scrive

che i libertarians pretendono un "codice giuridico" e quanto, cio', si

discosterebbe alla fine dal concetto di stato che produce leggi, ne controlla il

rispetto e ne sanziona il non rispetto, insomma, da uno stato vero e

proprio. Quanto ed in che termini, allora, il discorso sulle liberta' individuali si

discosta da quello liberale/liberista "classico"?"

Per i libertarians anarcocapitalisti (Rothbard, David Friedman, Block), favorevoli all'estinzione dello Stato, polizia e magistratura sono private, cioè sono servizi gestiti da compagnie private in concorrenza fra loro. Il codice giuridico è solo un insieme di norme che vietano l'aggressione dei diritti altrui (omicidio, lesioni, furto ecc.) con la definizione delle relative sanzioni, ma non comporta la gestione pubblica dell'uso della forza. Per i libertarians minarchici, fautori cioè di uno stato minimo (Nozick, Hospers, Rand), ordine pubblico, giustizia e difesa dall'esterno sono invece monopolio statale.

A costo di una certa prolissità, riporto, sintetizzandolo, l'esempio proposto da Rothbard per illustrare una procedura giudiziaria in un sistema libertario integrale (cioè con i servizi coercitivi gestiti da privati). Jones subisce un furto; la compagnia di polizia privata di cui Jones è cliente indaga e conclude che il colpevole è Brown; Jones si rivolge alla compagnia giudiziaria (privata) di cui è cliente; se è la stessa di Brown, non vi saranno problemi, in quanto la sentenza di quel tribunale sarà vincolante. Se Brown è cliente di un'altra compagnia giudiziaria, egli deciderà di far discutere il caso davanti al "suo" tribunale; se la sentenza è la stessa dell'altro tribunale, la questione sarà chiusa; se le sentenze divergono (colpevolezza e innocenza), alle due compagnie giudiziarie non converrà uno scontro violento, in quanto perderebbero prestigio agli occhi dei clienti. Potrebbero quindi impegnarsi a rispettare l'esito dell'appello giudicato da un arbitro a cui entrambe si rivolgono (d'altra parte,

sostiene Rothbard, l'arbitrato privato, come modo di risolvere le controversie, è già diffuso nelle società moderne).

A proposito dell'ordine pubblico, anche i servizi di polizia sarebbero offerti in un mercato libero e concorrenziale. In questo caso, i consumatori pagherebbero quel grado di protezione che sarebbero disposti ad acquistare. Il servizio di polizia può essere fornito dai proprietari di immobili (ad esempio la società proprietaria di un certo tratto di strada o di un isolato o una società immobiliare) o dalle compagnie di assicurazione (che, dovendo indennizzare le vittime del crimine, avranno interesse a limitarlo).

Per quanto riguarda le libertà individuali non vi è nessuna differenza con il liberalismo classico: entrambi hanno la concezione della libertà "ex negativo", cioè come assenza di impedimenti, e non "in positivo", come intervento dello stato in campo economico-sociale per fornire risorse agli individui.

Circa le differenze fra un Reagan e un libertarian-tipo, esse si manifestano in maniera clamorosa nell' approccio ai fenomeni sociali riassunti nell'espressione "crimini senza vittime", cioè tutti i comportamenti che non danneggiano gli altri, che i libertarians non vogliono punire: uso di droghe, pornografia, prostituzione, omosessualità, aborto, divorzio, usura ecc. su cui i conservatori alla Reagan o alla Thatcher sono rigidamente proibizionisti

A scanso di equivoci preciso che non mi identifico dogmaticamente con le posizioni anarcoliberiste; ho solo riportato neutralmente le loro posizioni.

 
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