Roma, 9 maggio 1998

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova:

"La tanto sbandierata "madre di tutte le privatizzazioni" si sta rivelando per quel che è: un grande bluff. Eravamo stati tra i pochi ad ammonire che attraverso il combinato disposto della scelta del nocciolo duro, del tetto al possesso azionario e della golden share il Governo e i partiti si apprestavano a mantenere un controllo pieno della società, solo fintamente privatizzata.

Con la designazione di due nuovi membri del CdA imposti dal Governo il cerchio si chiude: l'operazione Telecom ha consentito al Tesoro di incassare le migliaia di miliardi necessarie al salvataggio dell'Iri e di associare qualche potente gruppo nella gestione del colosso delle telecomunicazioni, senza per questo perdere l'influenza sulle decisioni strategiche della società. Migliaia di miliardi investiti dai piccoli risparmiatori, perciò, hanno avuto come unica finalità quella di rendere meno onerosa sotto il profilo dell'immobilizzo di capitali, la gestione di Telecom al trio Ciampi/D'Alema/Draghi e all'Ifil di Umberto Agnelli.

Per questo, alla prossima assemblea della Telecom inviteremo i piccoli azionisti ad abbandonare il proprio investimento nella società di telecomunicazioni, almeno fino a che sia cancellata la golden share, vengano cedute al mercato tutte le azioni in mano al Tesoro e sia chiarito chi e in virtù di quale investimento comanda in Telecom."