Cito da:
______> 3571, 8-Mag-98, 04:07, I-----, 2632, F.Demaio, IT, Lauro
_>Girando in paese tre giorni fa mi chiedevano ancora, ormai con un po' di
ironia, se Pannella sarebbe venuto. Girando oggi non me lo chiedono piu',
sono immersi in un' altra incredibile e profonda realta'
di cui sono ancora una volta, per il mondo ufficiale, c o l p e v o l i.
Con la stessa ingenuita' con cui si illudevano di essere i primi in Italia
per la raccolta firme oggi si illudono di poter rimuovere il fango.
E' difficile intervenire dopo due interventi cosi' carichi di sofferenza,
il tuo e quello di Rita. Piu' facile aspettare che qualcun altro parli
o che altri byte ci autorizzino a lasciare perdere.
E del resto che si potrebbe fare? Mi trovai per caso alla riunione di Milano
in cui si prendeva atto dell'impossibilita' di farla li', la restituzione,
perche' il sindaco, con decisione criminale, l'aveva dirottata da Piazza
Duono ad una minuscola piazza vicina, dove non sarebbe stato possibile
transennare e tenere in file ordinate la gente per ore e ore...
Andare a dare 50.000 lire a testa adesso (lo so che non vuoi questo)
significa andare a farci deridere dalla Rai e malmenare dai cittadini
che hanno perso tutto. E poi in questo momento non ci sono *energie*
Si potrebbero mandare aiuti. Certo ma allora perche' all'umbria no?
e perche' non all'UNICEF, alle missioni... no; non era questa la
"restituzione". No.
Ci vorrebbe qualcosa che salvi la dignita' di queste persone, la restituzione
del bottino, la solidarieta' con questi cittadini "eroici" che comunque ci
hanno preso sul serio... e la comprensibilita' del messaggio!
Mi pare di vedere una soluzione e provo a proporla, pur sapendo che non
sara' facile attuarla: distribuzione gratuita di ... attrezzature edilizie.
Martelli trapani flessibili, betoniere: uno a testa, uno per famiglia, una
betoniera ogni due tre famiglie. Perche' significa: "ricostruite voi".
Perche' ho di fronte agli occhi l'ORRORE della RICOSTRUZIONE DI STATO
del dopo-terremoto dell'Irpinia.
Quando i meridionali erano appunto "colpevoli" di non voler lasciare le
loro case, e l'esercito, con la copertura di TG1, TG2 e Repubblica
cacciava la gente dalle case, per imporre una ricostruzione a base di
container "provvisori" comprati al nord (a diciannove milioni l'uno);
mentre alcuni gruppi di cittadini si erano organizzati per auto-ricostruzioni
molto piu' economiche ed efficaci (baracche di legno ad un milione, un
milione e mezzo l'una) che pero' avrebbero riattivato antichi mestieri
e professionalita'.
E l'irpinia sara' in eterno "colpevole" di una mala ricostruzione.
Ma adesso la battaglia in corso e' un'altra.
mimmo saggese
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