Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 15 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Caporale Cinzia - 11 maggio 1998
- IL PROBLEMA ECONOMICO -
E verosimile che la dimensione economica della procreazione assistita assumerà un ruolo determinante per la possibilità che essa diventi una opzione reale per tutti i cittadini che lo desiderino. Come in ogni altro aspetto della realtà sociale, anche qui il problema economico dipende dal fatto che bisogni e desideri eccedono le risorse di cui come singoli e come collettività si dispone. Si pone quindi il problema della loro utilizzazione razionale. L'evidenza empirica ha provato a sufficienza che l'iniziativa privata, sottoposta alle regole del diritto, porta alla utilizzazione efficiente delle risorse, in modo che il loro consumo da parte di ognuno ne lasci la maggior quantità a disposizione degli altri. Ma l'iniziativa privata è in grado di massimizzare il benessere di ognuno, e quindi quello di tutti, soltanto quando esista un sistema di diritti riconosciuti, e quando ogni individuo disponga di una sufficiente quantità di risorse economiche che gli permetta di accedere allo scambio. Ques

te due condizioni sono particolarmente importanti nel caso della procreazione assistita. Per quanto riguarda la prima condizione, l'iniziativa privata è in grado di fornire prestazioni che rispettano le preferenze individuali ed insieme le esigenze complessive della società a condizione che vi sia una chiara definizione di quali sono i diritti di ogni individuo, diritti che stabiliscono tanto la sfera di quello che gli è lecito fare quanto la sfera di quello che gli è vietato perché reca un danno agli altri.

Queste due sfere fissano così anche le possibilità ed i limiti dell'iniziativa privata in questo dominio. Per quanto riguarda la seconda condizione, essa si deve tradurre in politiche pubbliche che mettano tutti i cittadini nella condizione di avere un effettivo accesso ad un livello adeguato di prestazioni. Questo obbiettivo giustifica la presenza della mano pubblica nella gestione diretta della procreazione assistita, ma giustifica anche sistemi diversi, con una redistribuzione diretta di risorse ai cittadini meno fortunati, che li metta in condizione di scegliere, se lo desiderano, le prestazioni fornite dall'iniziativa privata. Il principio generale che deve quindi ispirare le politiche pubbliche è anche qui quello di aumentare le "chances di vita" di tutti i cittadini. La forte tendenza al decremento demografico e all'invecchiamento della popolazione rende giustificabile da parte dello Stato la destinazione di risorse pubbliche volte ad aumentare la natalità anche attraverso la p

rocreazione assistita, in strutture pubbliche e private. Quel che si deve invece evitare è che l'ideale illiberale di uno "Stato etico" si affermi surrettiziamente attraverso l'imple-mentazione di politiche pubbliche che di fatto rendono obbligate le scelte di coloro che non hanno mezzi economici in abbondanza.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail