LETTERA DI MARCO PANNELLA ALLA DIREZIONE E AGLI EDITORI DEL CORRIERE DELLA SERA, INVIATA OGGI, DOMENICA 17 MAGGIO 1998

"Signor Direttore, Signori Vicedirettori del Corriere della Sera,

la posizione che avete riservato all'intervento del Commissario Europeo Emma Bonino costituisce un nuovo episodio del vostro incomprensibile e inqualificabile attivo partecipare a quel "genocidio politico-culturale", che "un inelegante" come Francesco Storace ha denunciato.

Il segnale che viene oggi da voi è, per quanti stanno edificando giorno dopo giorno il linciaggio, la chiusura e la soppressione di Radio Radicale e del nostro movimento, un vero e proprio invito a proseguirli senza preoccupazioni.

Siete riusciti a rendere invisibile l'intervento di Emma Bonino, e a togliere a esso un qualunque carattere di autorevolezza e serietà.

Dinanzi a queste vostre feroci eleganze, torno a ripetere che ho nostalgia profonda non solo del Corriere di Ottone, ma anche di quello di Tassan Din e dintorni.

Eppure vale sempre il mio stupore, perché ci troviamo manifestamente in una situazione equivalente a quella del 1935/36, e non a quella del 1925: non ci sarebbe dunque bisogno, ancora, di "duminate".

Mentre ci vedremo in Tribunale con i vostri Editori, perché rispondano del vostro rifiuto ostinato persino di rispettare norme tassative sul diritto di rettifica (pur di non consentirci di emettere una parola, non foss'altro che di difesa della nostra immagine, del nostro onore e della nostra reputazione), malgrado o proprio a causa delle sofferenze e delle aggressioni di cui siete poveri autori, non contate sulla possibilità di fare, per me, il titolo che avete dedicato oggi, in prima pagina, a Frank Sinatra. Anzi, come tutto coccodrillo per voi, vi lascio semplicemente un: <>."