Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 16 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Aduc Associazione - 19 maggio 1998
<>
Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti e per combattere le arroganze di ogni tipo.

Pubblicazione telematica dell'Aduc sulle politiche dei consumatori

Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055-29.06.06 fax 055-230.24.52

Mailto: aduc.it@aduc.it

Direttore: Massimo Lensi. In redazione: Rosa a Marca, Vincenzo Donvito, Primo Mastrantoni, Elisia Menduni, Sandra Neri, Donatella Poretti.

<>

Comincia la pubblicazione di "Avvertenze" mentre nel nostro Paese sta nascendo il diritto al consumo, grazie alla Camera che ha approvato in questi giorni una legge che dovra' essere riapprovata dal Senato. Ed e' nato in stile Belpaese: c'e', ma non c'e', o meglio c'e' ma non e' quello, pur se ha lo stesso nome: non e' per i singoli cittadini, ma per le associazioni, che diventano -organizzandosi in un Consiglio ministeriale di controllori e controllati- l'unico tramite attraverso cui il singolo potra' far valere i propri diritti, altrimenti ... tutto come prima: "zitto e Mosca" diceva l'attore/regista Benvenuti, che noi parafrasiamo con "zitto e Stato", "zitto e Governo", che finisce sempre con un "zitto e paga".

La nuova iniziativa editoriale dell'Aduc e' quasi contemporanea al nuovo orario estivo delle Fs: il trionfo dell'arroganza, del disservizio, del monopolio massacratore di qualita', dell'utente-viaggiatore nelle mani bucate e violente di chi sa solo inutilmente migliorare un confort di viaggio dove proprio non serve: la soppressione di comodi Intercity con comodosi Eurostar, che costano il doppio, impiegano lo stesso tempo di viaggio, e che per farli transitare le Fs sopprimono diversi treni di trasporto locale e pendolare. Noi dell'Aduc, per ora, oltre alle denunce e ai continui richiami alla ragione, distribuiremo anche cornetti rossi portafortuna ... chissa' ....

E intanto, subito dopo Avvertenze, sara' la volta del sito Web, in fervente preparazione: per la telematizzazione e interattivita' di quanto gia' facciamo, e lo sviluppo in rete di una coscienza e conoscenza dei propri diritti di cittadini consumatori di prodotti e utenti di servizi che, stanchi dei piedi in testa, si informano e si organizzano con i piu' potenti e efficaci strumenti che la tecnologia contemporanea mette a disposizione.

Aduc e Avvertenze ..... manipolo di presuntuosi? Non crediamo, anzi speriamo di essere utili a denunciare e proporre contro quel Giuri' di autodisciplina pubblicitaria che, vietando la pubblicita' del gruppo rock/punk Prozac+ perche' indurrebbe al consumo di droghe legali e illegali, vuol continuare ad alimentare la sua credenza di un "popolo bue", di un consumatore immaturo, incapace di ascoltare, discernere e decidere con la propria testa e i propri desideri.

Intanto partiamo sperando di diventare miliardari o poveri assoluti, grazie alla Societa' che gestisce l'aeroporto di Fiumicino che ci ha chiesto 10 miliardi di lire perche', diffondendo i dati sulla sua inefficienza e su suoi disservizi, avremmo detto il falso (nelle risposte pubbliche che ci ha fornito non ha confutato neanche una virgola della nostra indagine), ma a cui noi abbiamo chiesto 20 miliardi di lire per la diffamazione. La Societa' aeroporti di Roma ha fatto sapere che, se avra' i 10 miliardi, li dara' in beneficienza. Noi non faremo altrettanto: se avremo i 20 miliardi li investiremo ovviamente nelle nostre lotte contro i poteri arroganti e i servizi schifosi dei nuovi monopolizzatori.

<>

Dicono che l'Italia stia per avere una legge sul diritto al consumo, e che, quindi, sara' colmato quel vuoto che faceva del nostro Paese l'unico dell'Unione Europea a non aver legiferato in materia. In effetti, la legge approvata in sede legislativa lo scorso 23 aprile dalla X Commissione permanente della Camera dei deputati ha questo titolo: "disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti". E fra poco tornera' al Senato per far approvare le modifiche apportate al testo che il Senato stesso aveva licenziato nel luglio del 1997. Tempi brevi, dicono.

Ma le cose non stanno proprio come dicono le parole. Perche' una legge sicuramente ci sara', ma non riguardera' i diritti dei consumatori e degli utenti, bensi' quelli delle associazioni di consumatori e utenti. Il cittadino singolo e' relegato in un angolino, alla fine dell'art.3 della legge, in questo modo. "......le disposizioni di cui al presente articolo non precludono il diritto ad azioni individuali dei consumatori che siano danneggiati dalle medesime violazioni". Grazie al piffero! Che magnanimita'! Mentre negano il diritto individuale al consumo, non ci hanno ancora abrogato il diritto ad essere portatori individuali di diritto. La differenza? Il singolo cittadino che vorra' far valere i propri diritti di consumatore e di utente, non godra' degli stessi vantaggi delle associazioni, e cioe':

a) inibire atti e comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori;

b) adottare misure idonee contro le violazioni accertate;

c) ordinare la pubblicazione di provvedimenti, se questo puo' servire a correggere o eliminare gli effetti delle violazioni accertate;

d) attivare procedure di conciliazione. Al singolo che non ripone fiducia nelle associazioni restera', come oggi, la via giudiziaria ordinaria.

Una legge, quindi, che stabilisce una sorta di obbligo di iscrizione ad un'associazione per far valere i propri diritti di consumatore.E sapete chi sono e come agiscono queste associazioni?

Dopo la verifica di alcune caratteristiche tecniche (presenza sul territorio, bilancio, attivita', illibatezza economica e giudiziaria), le associazioni vanno in un Consiglio, presieduto dal ministro dell'Industria, dove sono anche invitate le associazioni ambientaliste e quelle delle cooperative dei consumatori (piu' note come Coop). Un mega-consiglio di controllori e controllati, presieduto proprio da chi e', per eccellenza, la controparte dei consumatori: il ministro dell'Industria. E - ciliegina finale - fino alle soglie del 2000, questo Consiglio sara' composto dall'attuale Consulta di associazioni presso lo stesso ministero dell'Industria, dove hanno pieni poteri - e non solo invitati come nella legge - gli industriali dell'Associazione nazionale Cooperative di Consumatori ... sempre note come Coop.

Noi dell'Aduc abbiamo altre idee e altri metodi. Abbiamo anche elaborato e fatto depositare alla Camera un progetto di legge che stabilisce il diritto del singolo cittadino al consumo, e l'istituzione di un'Autorita' Garante a cui rivolgersi e far valere direttamente i propri diritti (tale progetto di legge sara' integralmente consultabile sul nostro sito in una apposita pagina). Ed e' un progetto che non verra' mai approvato, perche' non chiediamo di distribuire lustrini, potere e denaro ad associazioni che si apprestano a divenire i detentori del "verbo consumeristico", e ad ingabbiare una procedura giurisprudenziale cosi' come fanno i sindacati confederali nelle trattative per i contratti di lavoro, o le varie corporazioni professionali e di arti e mestieri nelle varie trattative. Il diritto al consumo sta subendo lo stesso trattamento che in questo Paese e' stato riservato al diritto al lavoro: liberta' vigilata.

Una nuova era si aprira' dopo l'approvazione definitiva di questa legge: un nuovo diritto, in crescita, viene ingabbiato e irregimentato, per meglio controllarlo. Avremo sciami di associazioni "yes-man" che prolifereranno coi soldi pubblici (perche' ovviamente la legge approvata prevede anche cospicui finanziamenti e agevolazioni per queste associazioni) per farci meglio digerire le magagne dello Stato; soprattutto nel settore delle utenze (telefoni, elettricita', servizi vari), dove, in nome della privatizzazione, lo Stato sta solo cambiando nome al suo potere monopolistico: le nuove societa' che vengono create sono tutte fermamente controllate dallo Stato e, in termini di qualita', sono la vecchia storia con un nome nuovo: la Telecom, per esempio, e' sempre la Sip.

Tempi duri, quindi. E difficili. Facciamoci forza e non cediamo il fianco.

<>

"Agitarsi prima dell'uso", "Se ti senti depresso album depressivo": sono queste alcune delle frasi di un video promozionale del gruppo rock/punk Prozac+ trasmesso da Telemontecarlo, per pubblicizzare l'ultimo loro cd in cui c'e' anche il brano sotto accusa "Acido Acida".

Elementi sufficienti perche' il Giuri' di autodisciplina pubblicitaria (un organismo che le aziende che fanno pubblicita' si sono date per un governo e un'etica della promozione) decidesse di intervenire: contrasto con gli articoli 12 (sicurezza) e 11, secondo comma (induzione in comportamenti pericolosi). Un messaggio pubblicitario ritenuto dal Giuri' pericoloso per gli utenti in generale e per i giovani in particolare, a causa del collegamento del nome del gruppo con il farmaco antidepressivo Prozac ed al costume e contenuti della canzone "Acido Acida". I testi, che inneggiano allo "sballo", indurrebbero i giovani verso il consumo di droghe. La trasmissione del video, tra l'altro, avveniva nello stesso periodo di diffusione di spot della campagna governativa di disincentivazione del consumo di droghe.

Poteva l'Aduc non intervenire? In presenza di tutti gli elementi che caratterizzano metodo e filosofia dei presunti tutori di utenti e consumatori, soprattutto di giovane eta'?

Abbiamo raccolto la notizia tra le pieghe di un'informazione disattenta e l'abbiamo rilanciata, con il nostro commento: "Una vera e propria istigazione alla stupidita': per fortuna che l'utente televisivo o il consumatore di farmaci e' piu' intelligente di quanto non credano al Giuri' di autodisciplina. Chissa' se costoro conoscono i Beatles e la loro "Lucy in the Sky with Diamond", che inneggia all'Lsd, o alcune canzoni dei Rolling Stone, Lou Reed, Vasco Rossi ... e tanti altri". E abbiamo aggiunto: "se questo divieto produrra' un effetto, sara' sicuramente quello di creare piu' interesse per la droga e per il farmaco Prozac, grazie anche al sistema di comunicazione - molto piu' potente della tv e molto diffuso tra i giovani - del passa-parola, che funziona benissimo quando l'argomento e' considerato un tabu'".

Appare poi sconcertante che un Giuri', creato per sovrintendere alla veridicita' o meno di un messaggio, si sia invece avventurato in giudizi sulla qualita' dello stesso, entrando nel merito e non fermandosi al metodo.

La notizia e' stata ripresa dalla quasi totalita' degli organi di informazione, stimolando l'intervento di diverse persone in incontri e dibattiti. E ne abbiamo sentite di tutti i colori. La perla in una diretta, alle 6,30 del mattino, durante la trasmissione "Istruzioni per l'uso" di RadioRai: il rappresentante dell'associazione di consumatori Codacons ha affermato che "la sedicente associazione Aduc avrebbe intrapreso questa iniziativa per farsi pubblicita'", sfuggendogli il particolare che l'Aduc non ha fatto altro che diffondere la notizia, con l'aggiunta di un suo commento. Probabilmente certe notizie e' meglio che non circolino, perche', in questo caso, si e' costretti a parlarne!

Tra l'altro la presunta deligittimazione ("sedicente associazione", e secondi fini, per "farsi pubblicita'") e' argomentazione tipica di chi, non sapendo come far valere le proprie opinioni, dipinge l'altro come "brutto e sporco", mentre depositario del verbo e' colui che diffama, angelo della Verita' e della Bonta'. Metodi che si commentano da soli, alla stessa maniera del comunicato, sempre Codacons, pubblicato dal quotidiano l'Unita' il 13 maggio:

"Lo spot appare pericolosissimo per i giovani in relazione ai noti avvenimenti nelle discoteche. ...... Non vogliamo limitare la liberta' di espressione di giovani e adolescenti: ma uno spot e' ben piu' di un testo di una canzone e non puo' essere parificato a una semplice espressione artistica che come tale non e' contestabile, gli spot sono dettati da una mera logica di profitto".

Siamo proprio stufi di avere sempre qualcuno che si sente l'obbligo di dirci, e - quando ha il potere, anche imporci - cosa mangiare, come dormire, cosa leggere, come divertirci e come comportarci. In breve come vivere. E non credo sia un "fregola" dell'Aduc, ma un disagio molto diffuso specie tra chi si avvale dei vantaggi dell'informazione. Un tempo valeva il detto per cui mangiare carne il venerdi' era peccato. Lo si riferiva ad un popolo di sudditi che, spostandosi a piedi e a cavallo, apprendeva le novita' da viaggiatori che, proprio per questo, diventavano talvolta anche santi, e lo facevano con lo scopo salutistico di bloccare, per almeno un giorno alla settimana, un'alimentazione quasi esclusivamente carnivora, e quindi pericolosa.

Sul "caso Prozac+" l'approccio e' similare: invece del peccato c'e' il divieto; l'intento salutistico c'e' sempre, solo che invece della carne tutti i giorni, c'e' un cervello che pensa e che opera scelte; ma il risultato che si vuole ottenere e' lo stesso del santo viaggiatore: controllare, attraverso l'induzione di comportamenti giusti e/o sbagliati, la vita dei sudditi per obbligarli a fare cio che "l'unto del Signore" ritiene utile. Ma con una differenza. Le persone a cui questa vera e propria intimidazione e' diretta, oggi con Internet comunicano in tempo reale da qualunque angolo della Terra, e sono in grado di saper scegliere su tutto quello che il genere umano possa concepire, laddove confini e nazioni sono solo espressioni culturali e non limitazioni al dialogo.

Il "caso Prozac+" non finira' qui, e tanti altri casi analoghi, per nostra sfortuna, saliranno alle cronache del nostro quotidiano, sfuggendo anche alla possibilita' di nostri interventi. Non fermiamoci.

<>

Diritti di approdo e decollo, diritti per il ricovero e la sosta allo scoperto degli aeromobili, diritti di imbarco, royalties sulla fornitura di carburante, di catering, sul servizio di biglietteria aerea in aeroporto, canoni di subconcessione per i check-in counter e per gli esercizi commerciali e uffici. Sono queste le fonti di finanziamento, (al quale vanno aggiunti 1.321 miliardi di finanziamento pubblico per le opere aeroportuali), della Aeroporti di Roma SPA, (AdR), societa' che gestisce l'aeroporto di Roma-Fiumicino, il piu' grande d'Italia, controllata al 54% dallo Stato.

Una massa cosi' consistente di soldi dovrebbe portare ad un servizio efficace ed efficiente. L'Aduc ha gia' svolto, negli anni passati, una indagine sui servizi ristorazione, sui parcheggi e sul servizio bagagli, rilevando carenze e disfunzioni. In questi giorni è terminata un'altra indagine, che ha dato risultati sorprendenti. Si scopre cosi' che ,nel 1997, la nostra compagnia di bandiera ha subito danni a 50 aerei a causa dei mezzi di movimento a terra e il servizio di pulizia lascia a desiderare visto che 1/3 degli aerei controllati risulta negativo. I ritardi coinvolgono 4.518 aerei e il totale dei disservizi registrati arriva alla cifra di 80.668, con un aumento del 18% sul 1996. Un quadro disastroso che il cittadino utente e contribuente paga due volte: con il biglietto e con la quota azionaria pubblica detenuta dallo Stato. La AdR, senza smentire i nostri dati, ha minacciato di querelare l'Aduc, chiedendo un risarcimento danni per 10 miliardi di lire. Controquerela dell'Aduc e richiesta danni per 20

miliardi.

Non sappiamo come andra' a finire, anche se l'Aduc ha documentazione di quanto affermato. Certo e' che la battaglia che abbiamo iniziato contro un colosso economico - l'AdR fattura 1.100 miliardi - ricorda la storica battaglia tra Davide e Golia, o se si vuole far riferimento ad un passato piu' vicino, tra Nader e un gigante automobilistico americano. Vinse Nader e inizio' l'era del consumerismo negli Stati Uniti d'America.

Che sia la volta buona anche per l'Italia?

<>

Nell'ultime settimane l'Aduc ha richiesto l'intervento dell'Antitrust in tre occasioni: il 13 aprile per l'acqua minerale Fontemura di Arezzo che etichetta la propria produzione con false indicazioni di imbottigliamento, il 23 aprile per le informazioni contenute nei foglietti illustrativi delle creme idratanti Oil of Olaz, Clinique, Vichy, Nivea, Biotherm, Clarins che possono trarre in inganno il consumatore per gli effetti mirabolanti promessi; infine il 27 aprile l'Aduc ha sollecitato un intervento urgente dell'Antitrust per la soppressione da parte dello Stato delle detrazioni fiscali dagli interessi del mutuo prima-casa per chi cambia banca: lo stato - sostiene l'Aduc - cosi' impedisce concorrenza e mercato; il 30 aprile l'Aduc incalza sempre sullo stesso tema il Ministro Visco e il Presidente della Commissione Finanze della Camera, Giorgio Benvenuto, affinche' non minimizzino il problema rimandando provvedimenti di legge a date non precisate: "il fatto che chi ancora non ha un mutuo lo possa oggi contr

arre a tassi piu' bassi e' solo un metodo - come per le rottamazioni - per rilanciare un mercato asfittico come quello della compravendita immobiliare, in crisi dopo la modifica della legge sull'equo-canone che lo immobilizzava".

Il 14 aprile l'Associazione interviene per stigmatizzare il comportamento della Confesercenti, intenzionata a lanciare la campagna "Peter Pan", contro la pedofilia. Un adesivo sulle vetrine dei negozi che aderiranno alla campagna, ipotetici rifugi per bambini inseguiti da bruti male-intenzionati: "impazzimento di una corporazione assetata di business che non riesce a produrre. I bimbi entreranno in questi negozi e sicuramente ne usciranno con qualcosa in piu' che avranno acquistato... a quando i negozi anti-corna?".

"La RAI e' fuorilegge e usa i soldi pubblicamente: bloccare la flagranza di reato". Il 15 aprile il Presidente Aduc, Vincenzo Donvito, presenta una denuncia alla Procura della Repubblica per bloccare lo sviluppo della quarta rete, Gr Parlamento, nell'ambito dei servizi previsti dalla Legge Mammi', e cioe' solo le trasmissioni dedicate ai lavori parlamentari. Attualmente le emissioni di Gr Parlamento comprendono invece informazione politica, notiziari, conferenze stampa e congressi, creando una reale turbativa di mercato in palese violazione delle leggi.

Sulla pubblicita' comparativa il Segretario Aduc Primo Mastrantoni sollecita il 16 aprile il recepimento della relativa direttiva europea da parte dell'ordinamento italiano.

"Adeguare i costi alla qualita' del servizio. Una politica completamente sbagliata." Cosi' l'Aduc in un comunicato del 22 aprile, sulla proposta del Presidente del Cda delle Ferrovie dello Stato, De Matte', di aumentare i costi dei biglietti agganciandoli alla media europea. Ci vorrebbe un raffronto qualita'/prezzo per capire perche' nel resto d'Europa costano di piu'. Ma sarebbe troppo azzardato perche' metterebbe a nudo la realta' dello schifoso servizio italiano.

Ancora sulla RAI ... ladrona il 24 aprile. L'Aduc punta il dito sul ddl governativo sulla Tv, votato dalla 8.a Commissione del senato per far slittare a fine '99 l'obbligo per la Tv di Stato di destinare il 20% delle risorse di produzione di audiovisivo italiano ed europeo. Un guadagno di 120 miliardi. Coperto cosi' il deficit dei mancati introiti dal canone autoradio.

Il 28 aprile viene chiesto di abolire le Commissioni d'incentivo (performance) con una lettera a Assogestioni, Abi, Consob, e Banca d'Italia. Infine il 30 aprile viene denunciato la differente applicazione da paese a paese del Tax Freedom Day dando l'idea di quanto incidono le tasse sui redditi.

<>

Alle ore 11,30 di giovedi' 4 Giugno, di fronte alla biglietteria di Firenze S.M.N. l'Aduc organizzera' una manifestazione nazionale contro l'attuale stato delle Ferrovie italiane e sul progetto Eurostar in particolare.

Durante la manifestazione sara' consegnato agli acquirenti di biglietti Eurostar un cornetto rosso portafortuna per tutelare - al meglio delle potenzialita' tecnologiche oggi sul mercato - l'incolumita' fisica dei viaggiatori.

Di meglio non abbiamo trovato niente anche perche' di meglio c'e' solo una seria riforma dell'intero servizio dei trasporti ferroviari italiani.

Buona fortuna e buon viaggio!

NB: la data della manifestazione puo' subire modifiche. Si invitano coloro che volessero partecipare a prendere preventivo contatto telefonico al 055-29.06.06.

<>

Rassegna stampa (Tv, radio, quotidiani e settimanali) sulle iniziative dell'associazione.

* Aprile

- Nuove critiche da Polo, Verdi e Aduc: tiro incrociato sull'inefficienza dell'Ottovolante (Il Giornale, 2 aprile);

- L'Associazione consumatori: lavoratrici come le altre. Coop per le prostitute? Incostituzionale (Il Tirreno, 3 aprile);

- Piazza Affari, si riparte ma con cautela (Il Messaggero, 5 aprile);

- E sulla mora c'e' anche la "cresta". Autorizzata (La Nazione, 15 aprile);

- Si puo' scrivere all'Ispettorato reclami (15 aprile);

- Tram 8, "pizza" con mozzarella (Il Messaggero, 16 aprile);

- Per la tutela dei consumatori arriva il primo si' alla legge (Il Sole 24 ore, 24 aprile);

- Nuovo sportello a Forli' per i consumatori. Per gli utenti il centro Aduc (Corriere di Forli', 30 aprile);

* Maggio

- Inno alla droga, Prozac+ condannati (Il Messaggero, 12 maggio);

- Stop ai Prozac: Inneggiano alla droga. La replica: attacco alla liberta' (Corriere della Sera, 12 maggio);

- Il Giuri' condanna il video dei Prozac+ (Il Manifesto, 12 maggio);

- Proza+ troppo acidi. Il Giuri' blocca il videoclip (La Repubblica, 12 maggio);

- Il Giuri' boccia il videoclip dei Prozac+ (Il Giornale, 12 maggio);

- Quel brano esalta l'uso di droga. Censurato il video dei Prozac+. (L'Unita', 12 maggio);

- Condannato il Video "Acido/Acida". L'associazione Diritti Utenti protesta. Il Giuri' della pubblicita' blocca i Prozac+ (La Nazione, Il Resto del Carlino, 12 maggio);

- Il Giuri' condanna la pubblicita' del videoclip dei Prozac+. Censura su "Acido Acida" (Il Tirreno, 12 maggio, 12 maggio);

- RadioRai (dibattito su lavoro minorile, globalizzazione e diritto internazionale, 12 maggio);

- Il Giuri' condanna il videoclip "Acido Acida" dei Prozac+ (Giornale di Sicilia, 12 maggio);

- Condannato video dei Prozac+ (La Stampa, 12 maggio);

- Prozac+: quel videoclip e' trppo "acido" (Il Gazzettino, 12 maggio);

- Inneggia alle droghe: bocciato dal Giuri' il videoclip dei Prozac+ (L'Unione Sarda, 12 maggio);

- Lanci agenzia su Asca, Ansa, Adnkronos su Aduc e Prozac+ (12 maggio);

- RadioRai (dibattito su pubblicita', Prozac+, 13 maggio);

- Fiumicino fa decollare i ritardi. Dossier dell'Associazione di Utenti. L'Aduc: nel 97 oltre 4500 voli fuori orario oer i disservizi all'aereoporto (Il Messaggero, 13 maggio);

- Disservizi all'aereoporto di Roma (Il Sole 24 Ore, 13 maggio);

- Aereoporti di Roma (Italia Oggi, 13 maggio);

- Record di disservizi a Fiumicino. L'Aduc ne ha calcolati 80.668 tra ritardi, aerei danneggiati o sporchi (Il Tempo, 13 maggio);

- Dossier su Fiumicino (Il Giornale - Cronaca di Roma, 13 maggio);

- Fiumicino fa decollare i rotardi (Il Messaggero - Cronaca di Roma, 13 maggio);

- L'Adr: "dati falsi e pretestuosi (Il Messaggero - Cronaca di Roma, 13 maggio);

- Record di disservizi a Fiumicino (Il Tempo - Cronaca di Roma, 13 maggio);

- Italia Radio (intervista su Prozac+, 13 maggio);

- Radio Radicale (intervista su Prozac+, 13 maggio);

- Telepiu' (intervista su Prozac+, 13 maggio);

- Radio Rai (intervista su Prozac+, 13 maggio);

- Radio svizzera (intervista su Prozac+, 13 maggio);

- Radio Rai (intervista su lavoro minorile nel terzo mondo, 14 maggio);

- Fiumicino. Aereoporti di Roma e sindacati: i dati Aduc sui disservizi sono falsi (Corriere della Sera, 14 maggio);

- Dopo le accuse di disservizio gli aeroporti di Roma chiedono 10 miliardi all'Aduc (Il Messaggero - Cronaca di Roma, 14 maggio);

- Fiumicino, AdR chiede danni all'Aduc (Il Sole 24 Ore, 14 maggio);

- Aereoporti di Roma, presa di posizione durissima di AdR nei confronti dell'Aduc (Italia Oggi, 14 maggio);

- Toscana TV: dibattito sulla societa' dell'informazione e rapporti consumatore-istituzioni (15 maggio);

- Aduc querela aereoporti (La Repubblica, 16 maggio);

- Aduc e Aereoporti (Il Messaggero, Cronaca Roma, 16 maggio).

<>

La Commissaria europea Emma Bonino intende correre ai ripari dopo che gli scienziati hanno espresso "preoccupazione" su alcune sostanze - gli ftalati - utilizzate nella fabbricazione di articoli per neonati come tettarelle o anelli di dentizione, ma anche di giocattoli per bambini fino a tre anni. Potrebbero essere cancerogene o provocare danni alla riproduzione. Bonino cosi' respinge la posizione dell'industria secondo cui generazioni di bambini non hanno mai subito effetti negativi (ANSA).

Oltre alle due sedi di Firenze e Roma, l'Aduc ha aperto altre due sedi in Toscana, ad Arezzo in Piazza San Jacopo 272 (0575-30.25.94 fax 30.26.07) e a Massa in Via Rossini 37 (tel.0585-24.61.41) ed una in Emilia a Forli' (0543-550105 fax 327317). Fa parte della strategia dell'associazione promuovere l'apertura di sedi un po' ovunque. Chi vuole collaborare con noi non deve fare altro che mettersi in contatto con noi, alla sede di Firenze utilizzando i recapiti pubblicati su questo giornale

<>

L'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, senza scopo di lucro, e' un centro di iniziativa, di aggregazione e di produzione nell'ambito della difesa dei diritti dei cittadini in quanto utenti e consumatori. Essa agisce per la protezione contro i rischi per la salute e la sicurezza del consumatore, dell'utente e dell'ambiente che lo circonda e che possono nuocere agli interessi economici suoi e della societa'; agisce per la promozione di iniziative tese all'informazione, educazione e formazione del consumatore e dell'utente, orientate alla costruzione di un rapporto socio-economico paritario sia con la produzione che con la distribuzione e per lo sviluppo di un movimento per la difesa dei diritti degli utenti e consumatori. La quota associativa per il 1998 e' di 50.000 ITL.

* Sede nazionale: 50129 Firenze, Via Cavour 68. Tel. 055/290.606 - 230.22.66 Fax 230.24.52

* Sede per i rapporti con le istituzioni: 00186, Roma, Via di Torre Argentina 18. Tel. 06/683.08.611 Fax 683.08.610.

* Altre sedi: Arezzo, Massa, Forli'.

* Gli organi dell'associazione: presidente nazionale, Vincenzo Donvito; segretario nazionale, Primo Mastrantoni.

Da riempire e spedire alla seguente E-mail: "aduc.it@aduc.it " oppure a "Aduc - Redazione di Avvertenze" Via Cavour 68, 50129 Firenze.

Cognome...................................................................

Nome......................................................................

Ditta/societa'............................................................

Indirizzo (completo)......................................................

Localita'.................................................................

CAP.......................................................................

Professione...............................................................

Eta'......................................................................

Telefono.........................(abit.)............................(lav.)

Fax...........................E-mail......................................

Firma................................................................... (*)

( ) Desidero ricevere maggiori informazioni sulle attivita' dell'Aduc

* Verso ............................................ Lire per:

( ) iscrizione Aduc per il 1998 (50.000 Lire)

( ) abbonamento ad "Usi & Consumi" per sei mesi (150.000 lire - tariffe da concordare per abbonamenti multipli).

* Modalita' di versamento

( ) Assegno bancario intestato Aduc.

( ) Bonifico bancario sul c.c. 7977/00 intestato Aduc c/o Cassa di Risparmio di Firenze, Agenzia n.17 Firenze, codice ABI 06169, codice CAB 02817.

( ) Conto corrente postale n.10411502 intestato Aduc, Via Cavour 68, 50129 Firenze.

(*) Nel sottoscrivere il presente coupon consento espressamente che i miei dati personali forniti siano oggetto di trattamento ai sensi dell'art.22 della L.31-12-96 n.675. Sono a conoscenza del fatto che i dati verranno trattati per le finalita' proprie delle iniziative dell'Associazione, per le iniziative di sostegno, anche finanziario, delle iniziative stesse e dei suoi promotori ed aderenti e potranno essere comunicati agli stessi e ad altri soggetti per iniziative analoghe. Sono altresi' informato del mio diritto, in forza dell'art.13 L.675/96 di ottenere la conferma dell'esistenza di tali dati, la cancellazione, la anonimizzazione o il blocco dei medesimi qualora siano trattati in violazione di legge; l'aggiornamento, la rettificazione o l'integrazione dei medesimi; nonche' la facolta' di oppormi gratuitamente al trattamento dei dati, anche a fini di informazione commerciale, marketing e vendita diretta. Sono altresi' informato che il titolare e' l'Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consuma

tori, con sede in Firenze, Via Cavour 68.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail