Roma, 19 mag. (Adnkronos) - ''La mia e' soltanto una presa
d'atto da cittadini, che guarda le cose come stanno. Radio Radicale
ha reso un servizio importante, ha reso un servizio trasparente,
ha reso un servizio con professionalita'. Adesso, si dice
all'improvviso, non va piu' bene. Per legge si e' detto che bisogna
darlo in concessione a qualcun altro''. Cosi' Antonio Di Pietro
chiarisce la sua posizione su Radio Radicale in un'intervista
all'emittente stessa.
''Radio Radicale da una parte e tutti i cittadini dall'altra
-aggiunge Di Pietro- devono sapere che i servizi, tutti i servizi, si
devono assegnare con una pubblica gara e si devono assegnare tenendo
conto del costo minore, cioe' a chi garantisce un servizio migliore,
in ordine sia alla presenza in tutto il territorio, sia in ordine
alla qualita', vale a dire riportare fedelmente tutto cio' che
avviene; sia in ordine alla quantita', cioe' in termini di tempo a
disposizione, per fare sapere cosa avviene nelle aule parlamentari. A
me sembra che tutto questo Radio Radicale l'abbia fatto. A me sembra
che sia una di quelle poche che abbia funzionato e ogni volta che
c'e' qualcosa che funziona si tenta di fermarla''.
''I cittadini devono potersi orientare liberamente dopo che
sanno esattamente cio' che avviene nelle aule parlamentari. Radio
Radicale questo servizio l'assicura'', conclude Di Pietro
sottolineando che ''non tutti all'interno dell'Ulivo'' la pensano
come lui.