Riprendo un interessante intervento di Giuseppe Micheletta di qualche tempo fa sul comunismo.
Diceva il Micheletta:
"Tutti i libri di storia riportano l'immane tragedia che e' stata il Nazismo, tutti i giornali ne parlano, tutti i documentari ci dicono che sono morti 6 milioni di ebrei, tutti lo sanno, tutti hanno la forza di disperarsi, tutti si disperano, tutti odiano il Nazismo. Nessuno ci ha mai detto che in Cina ci sono stati "piu' di cento milioni morti", io non l'ho potuto leggere in nessun libro di storia, in nessun giornale, nessun documentario c'e' mai stato."
Concordo in larga parte con quanto detto da Giuseppe, anche se vi e' da aggiungere che del nazismo si sa molto, per quanto riguarda gli ebrei, ma poco o nulla riguardo agli omosessuali ed agli zingari. Non credo comunque che il problema della non informazione sia imputabile solo alla sinistra, ma forse anche ad una concezione eurocentrica della storia. Laddove credo che pochi sappiano del genocidio subito dagli armeni. D'altro canto e' storia recente l'indifferenza degli "europei" nei confronti di quanto avvenuto in Africa, piuttosto che nella ex jugoslavia.
E' anche un problema di interessi. Chi si e' mai interessato all'Indonesia, prima ? Eppure, l'attenzione dei mass-media per l'ex regime di Suharto e' stata notevole. Il fatto e' che laggiu' la caduta della borsa trascinerebbe probabilmente con se' tutte le borse della zona, con essa quella di Tokyo. La borsa di Tokyo, com'e' noto, "pesa" per circa il 30%, rispetto alle borse mondiali. Quindi...
Con questo non voglio "alleggerire" le pesanti responsabilita' della cultura di sinistra nella riscrittura della storia passata e RECENTE. Voglio solo introdurre altri fattori di ragionamento.
Diceva ancora Micheletta:
"E a proposito di questo mi viene un'ideuzza, una piccola proposta, una delle tante che si potrebbero avanzare. Si tratta di una piccola proposta per Radio radicale. (...)
Si potrebbe, ad esempio, aprire un altro spazio. Cosô come esiste lo spazio giustizia, si potrebbe inaugurare lo "spazio di controstoria". Uno spazio nel quale fare vere e proprie lezioni di storia. Dove illustrare la storia vera del comunismo, con i suoi morti e le sue tragedie, invitando ad esempio illustri storici controcorrente, o facendo interviste agli autori del Libro nero del comunismo, o aprendo dei forum sul libro di Francois Furet, Il passato di un'illusione. Invitando professori universitari di storia, etc. Dove si ripercorra tappa dopo tappa la storia di Ernesto Rossi, di Giustizia e Liberta' , degli Amici del mondo, dei fratelli Rosselli, del Partito radicale, dei referendum vari. In maniera sistematica, un appuntamento che puo' essere quotidiano o settimanale, che come la rassegna stampa o lo spazio giustizia venga conosciuto come appuntamento fisso. Sono sicuro che sarebbe seguito, sicuramente sarebbe utile.
Certo, mi si potrà dire che Radio radicale fa sempre "controstoria", in ogni intervista, in ogni servizio, in ogni minuto di trasmissione. Questo e' vero. Ma una cosa non esclude l'altra, anzi la integra e l'esalta."
A me pare un'ottima idea. In passato tra l'altro, avevo proposto a Bordin di trasmettere le lezioni universitarie di Panebianco o di Della Loggia. Purtroppo, dopo verifica, Bordin mi disse che non era possibile farlo.
Credo pero' che aprire uno spazio dedicato alla Storia sia, piu' che utile, indispensabile. Spero che la Radio, quando e se mai finira' questa situazione di incertezza, trovi il tempo per discuterne.
Davide Romano
--- MacPress 2.1b9-unr