Roma, 23 maggio 1998
Dichiarazione di Rita Bernardini:
"Già nel 1995 la Lista Pannella propose al Movimento per la vita da una parte e ai laici e alla sinistra dall'altra, di raccogliere le firme su due referendum riguardanti l'aborto: uno, il nostro, per modificare la legge 194 in senso liberale, l'altro, il loro, per modificare la 194 in senso fortemente restrittivo. Ritenevamo, allora e ancor di più oggi, che dopo tanti anni di applicazione era opportuno e utile tornare ad una verifica popolare della legge votata dal parlamento nel 1978 per evitare il voto sul nostro referendum.
I due interlocutori non risposero al nostro appello perché in questo Paese la paura del ricorso al voto popolare è una costante sia da parte cattolica che da parte comunista. Nel 95, nonostante il silenzio dei mezzi di informazione, raccogliemmo da soli le firme sul nostro referendum, ma il servizio al regime lo rese la Corte Costituzionale che, con una sentenza immonda, impedì quel voto che avrebbe messo di nuovo in crisi, come per il divorzio, l'apparato catto-comunista sempre pronto a dare giudizi di immaturità del popolo italiano.
Mentre la nostra voce si sta definitivamente spegnendo grazie all'ostracismo dei mezzi di informazione e alla probabilissima imminente chiusura di Radio Radicale, ci chiediamo se ci si prepari all'ennesimo compromesso sulla pelle delle donne e degli uomini ritenuti "immaturi" per giudicare dopo 20 anni di applicazione una legge dello Stato."