Radiotelevisione Italianafonte web url:
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La Rai è la più grande azienda radiotelevisiva italiana. La sua offerta - pari a quasi il 50% del mercato italiano - è articolata su 3 canali televisivi via etere (RAIUNO, RAIDUE, RAITRE), 3 canali radio FM-AM (RADIOUNO, RADIODUE, RADIOTRE), un canale radio in isofrequenza (ISORADIO) che trasmette notizie sulla viabilità, 5 canali di Filodiffusione, un canale teletext (TELEVIDEO) e 3 canali tematici via satellite in chiaro (RAISAT1 "Cultura e spettacolo", RAISAT2 "Ragazzi", RAISAT3 "Enciclopedia"). I programmi tv e radio della Rai, infine, sono diffusi in
tutto il mondo via satellite e/o via cavo da RAINTERNATIONAL.
La Rai-Radiotelevisione Italiana è una società per azioni di interesse nazionale ai sensi dell'art. 2461 del codice civile, con sede legale e direzione generale in Roma. Il capitale sociale, interamente versato, è di 120 miliardi, pari a 20 milioni di azioni di 6.000 lire ciascuna. Di
queste, il 99,55% è posseduto dall'Iri spa e il restante 0,45% dalla Siae (Società Italiana Autori Editori).
L'attività della Rai è regolata principalmente dalla legge 206 del 25 giugno 1993 e dal contratto di servizio con il Ministero delle Poste e telecomunicazioni (DPR 4 aprile 1996). La prima ha riveduto i criteri di nomina e le funzioni dei vertici della concessionaria, la cui gestione
è affidata ad un consiglio di amministrazione composto da cinque membri, nominati dai presidenti di Camera e Senato, e ad un direttore generale nominato dallo stesso cda, d'intesa con l'assemblea dei soci; la seconda ha rinnovato in esclusiva alla Rai la "concessione ventennale di servizio pubblico" per la diffusione dei programmi
radiofonici e televisivi sull'intero territorio nazionale.
La Rai, a sua volta, opera all'interno di un sistema radiotelevisivo misto pubblico-privato (regolato dalla legge 223 del 6 agosto 1990), che prevede la coesistenza del servizio pubblico e delle emittenti private nazionali in regime di sostanziale concorrenza (anche se con
differenti caratteristiche ed obblighi) assieme ad una pluralità di emittenti private locali, ripartite per bacini d'utenza.
La Rai è sottoposta ad un insieme di controlli di triplice natura: politica, da parte del Parlamento attraverso la Commissione parlamentare di Vigilanza; amministrativa, per gli obblighi derivanti dalla convenzione e dalle altre norme vigenti, da parte del Ministero delle poste e dal
Garante per l'editoria e per la radiodiffusione; finanziaria, sui ricavi e i costi definiti nel bilancio d'esercizio, che coinvolge, oltre al Ministero delle poste, quello del Tesoro.
Alla Rai sono poi affidati dallo Stato altri servizi come prestazioni aggiuntive, che vengono regolate da apposite convenzioni. Sono tali, ad esempio, le trasmissioni ad onde corte per l'estero, i programmi radiofonici e televisivi per la diffusione della lingua e della cultura italiana attraverso stazioni estere e le trasmissioni radio-tv nelle
lingue delle minoranze per le zone di confine.