Carta dell'informazione e della programmazione a garanzia degli utenti e degli operatori della RAI______________
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1 - PREMESSA
La prima parte di questa Carta richiama principi generali che ispirano il Servizio pubblico RAI. La seconda si riferisce alle trasmissioni informative. La terza alle trasmissioni varie.
In base ad essa gli utenti hanno la possibilità di accertare la concreta
corrispondenza delle trasmissioni della RAI a tali criteri di comportamento, e, in caso di inadempienza, segnalare i fatti alla "Consulta-Qualità" (RAI Radiotelevisione Italiana, viale Mazzini 14 - 00195 Roma).
La "Consulta-Qualità", a somiglianza di istituti di cui gli enti radiotelevisivi dei paesi democratici, che hanno finalità "pubbliche", si vanno dotando, è stata istituita per l'accertamento costante di tale corrispondenza. La "Consulta-Qualità" seguirà perciò sistematicamente la programmazione del Servizio pubblico, avvalendosi, nei
casi più rilevanti, anche del "monitoraggio" di istituti scientifici, per valutare i modi in cui gli impegni assunti con la Carta si traducono nei palinsesti. Il Consiglio di amministrazione della RAI, anche in base ai pareri della "Consulta-Qualità", garantirà il loro rispetto, come vuole la Legge n. 206 del 25.6.1993, Disposizioni sulla Società Concessionaria del Servizio pubblico radiotelevisivo, art. 2, punto 5.
Gli obblighi del Servizio pubblico si differenziano in maniera rilevante da quelli dell'emittenza privata e della stampa, anche se l'intero sistema radiotelevisivo, per la sua natura pubblica derivante dal regime di concessione del suo esercizio, e per la pervasività del mezzo, ha una peculiare doverosità sociale. (Legge 6 agosto 1990, n. 223 - Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato ñ art. 1, punto 2).
Ciò comporta che l'autonomia professionale dei suoi operatori non può
contravvenire a nessuno di quegli obblighi, essendo essa riconosciuta e tutelata proprio al fine di porre loro in condizione di garantire un prodotto di qualità, imparziale e corretto, come è richiesto dagli utenti, e di svolgere il loro compito senza interferenze di parte.
A questo fine la differenziazione fra Testate e Reti ha perciò un carattere soltanto editoriale e professionale, non ideologico.
La RAI è, comunque, consapevole che soltanto operatori motivati e capaci possono tradurre i criteri indicati nella Carta in una programmazione di qualità, tale da distinguersi e da legittimare il ruolo del Servizio pubblico radiotelevisivo.