Roma, 26 maggio 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Quanto pubblicato oggi sul Sole-24 Ore, rende in tutta evidenza quale sia, in realtà, il processo di ristrutturazione in atto nel sistema creditizio italiano: i partiti stanno allungando le loro mani sull'intero sistema bancario. Quando tutte le operazioni in cantiere saranno concluse, infatti, non vi sarà un solo grosso operatore - Mediobanca compresa - che non abbia come azionista di riferimento una Fondazione.
Dal momento che i Consiglieri di Amministrazione delle Fondazioni sono nominati all'80% dagli enti locali, secondo le più ferree logiche lottizzatorie e partitocratiche, è facile individuare il punto di caduta: mentre ascoltiamo un'alluvione di parole sul mercato e le privatizzazioni, si sta consegnando alla politica e ai partiti un ruolo di formidabile potere sul tutto il mercato del credito. Con una aggravante, questo tipo di potere politico viene esercitato senza strumenti diretti e democratici di controllo da parte dei cittadini, anche se il denaro e il patrimonio delle Fondazioni sono pubblici.
Per questo il Disegno di Legge sulle Fondazioni Bancarie è del tutto velleitario e insufficiente: l'unica via da seguire per impedire la statalizzazione del mercato del credito italiano è quella della liquidazione delle Fondazioni stesse, assegnando agli Enti Locali come fondi per investimenti e infrastrutture il ricavato della cessione delle partecipazioni bancarie al miglior offerente, italiano o straniero che sia."