(dalla cronaca de "La Stampa" di oggi)"Non c'è pace per Enzo Tortora: il famoso presentatore, incarcerato ingiustamente per accuse infamanti (spaccio di droga) lanciate da un pentito di mafia (accuse che poi si dimostrarono non vere), potrebbe dare il nome alla strada o allo spiazzo antistante il penitenziario delle Vallette.
Lo propongono Silvio Viale, capogruppo dei verdi non nuovo a iniziaitve originali e destinate a far discutere, e Daniele Cantore, capogruppo di Forza Italia, in una lettera al presidente della commissione Toponomastica, Mauro Marino, che venerdì riunirà l'organismo insediato appositamente per valutare e accogliere (o no) le vaire proposte che arrivano da grupppi di cittadini, associazioni, esponenti politici e parlamentari..." (Giuseppe Sangiorgio).
Ammesse e non concesse le mediocri conoscenze della vicenda Tortora da parte del giornalista, mi pare che l'idea avuta da Viale e dal sottoscritto sia buona e possa essere replicata in altre città; i detenuti risulterebbero tutti residenti in "via Enzo Tortora"!
Se qualcuno dotato di tempo e buona volontà vuole perorare laproposta può inviare lettere o (meglio) telegrammi a:
Presidente Commmissione Toponomastica
Comune di Torino
Consigliere Mauro Marino
c/o Municipio
10100 Torino