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Conferenza Rivoluzione liberale
Nardinocchi Marco - 27 maggio 1998
Da la Repubblica di oggi
Pannella, sciopero della fame

Su Radio Radicale è rottura

Storace, show in aula. Il leader digiuna nonostante i bypass

ROMA - Iniziata lunedø notte con la plateale protesta di Storace

(An), la lite tra Polo e Ulivo su Radio radicale è continuata ieri,

e minaccia di proseguire ancora. Mentre Pannella annuncia lo

sciopero della fame (di recente gli sono stati applicati dei by-pass

al cuore), centrodestra e radicali chiedono che l'emittente possa

continuare le dirette dal Parlamento, ricevendo oltre 11 miliardi di

finanziamento l'anno, e che venga poi indetta una gara pubblica che

assegni definitivamente questo servizio ad un solo soggetto. A

questa gara non può partecipare la Rai - auspicano - perchè sarebbe

la vincitrice annunciata.

Ma il governo e larghi settori della maggioranza non sono disposti a

tanto. Se è vero che la Rai non può essere favorita in una eventuale

gara, un vantaggio indebito non può essere dato neanche ai radicali.

Pessimista Giulietti (Ds): "La maggioranza ha presentato una

proposta di mediazione generosa verso Radio radicale e quasi

spericolata, sul piano giuridico. Bisogna mantenersi dentro la

legalità e, in vista di un'eventuale gara, tutelare anche soggetti

terzi che volessero essere della partita, non solo i pannelliani o

la Rai. Questa proposta di pace non sta pi· bene alle opposizioni,

che tornano a rilanciare. Tra l'altro i militanti radicali ieri

hanno presidiato la commissione dove si discuteva, diventando

soggetto attivo della trattativa. Curioso". Ma i pannelliani

insistono, forti del sostegno dei leader del Polo, in testa

Berlusconi: "Ora il confronto si trasferisca in aula".

Dal Corriere della Sera

Mercoledì 27 Maggio 1998

Radio Radicale

Berlusconi: assurdo il silenzio del premier

ROMA - Non riesco francamente a comprendere perchè il Presidente del

Consiglio continui a rifiutare ogni dialogo e ogni incontro su un tema

di così indubbia rilevanza come quello di Radio Radicale che il Parlamento

da oltre un anno aveva chiesto al governo di risolvere. Lo afferma in una

nota Silvio Berlusconi che prosegue dicendo: "Il fatto è tanto più

incomprensibile in quanto appare come una manifestazione di insensibilità

nei confronti di personalità, di movimenti civili e di rappresentanti di

Radio Radicale che avanzano richieste sostenute non solamente da tutta

l'opposizione liberale, ma anche dagli ex Presidenti della Repubblica, da

pressochè tutti i senatori a vita e da uno schieramento prestigioso di

presidenti emeriti della Corte Costituzionale".

--- MMMR v4.50reg

 
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