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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Sergio - 3 giugno 1998
RR-RAI, Giulio, Grippo & comitato ristretto.
L'appuntamento è stato rinviato alla prossima settimana: martedì per l'esattezza. La commissione doveva solo ratificare il "passaggio in aula". Ovvero una vera e propria toccata e fuga di aula solo per votare "la legislativa". Una volta votata "la legislativa" si ritorna in commissione per (a meno di altre soprese) votare un nuovo testo che dovrebbe - condizionale d'obbligo - recepire una proroga di tre anni (incluso quello trascorso). Poi, come si dice dalle mie parti, "pensa a dio ..." Ovvero discussione e votazione in sede deliberante presso la commissione VII. Poi, sempre in deliberante, passaggio alla commissione del senato e - se tutto va bene - defintiva pubblicazione della legge sulla gazzetta.

Il senso para-politico (per non scrivere altro):

Mi pare di capire che nel caso in cui non si proceda all'abrogazione degli articoli incriminati del contratto di servizio e della legge Mammì (cosa molto probabile vista l'intransigenza dei Panzer filo-Rai) la lettura politica che verrebbe adottata potrebbe, secondo condizionale d'obbligo, essere del tipo: "ok Vita, rinvia pure la questione alla tua legge 1138, nel frattempo - grazie ai nostri digiuni (!!!???) - preparatevi a ricevere conclusioni e determinazioni di Antitrust, Autority e Van Miert.

Il contesto del rinvio di una settimana:

In questo caso si pensa sempre al famoso detto di Andreotti ("a pensar male...).

Visto che ieri la commissione VII doveva meramente fare un atto di ufficio espletabile in tre - dico tre - secondi, perchè mai hanno dovuto rinviare di una settimana? Una ipotesi provo a metterla in campo: domani in Viale Mazzini, riunione del C.d.A. RAI. Ordine del giorno: nuove nomine, potenziamento degli impianti e GR Parlamento (caso Gamaleri). Il Polo, come è noto, rivendica spazi ai vertici delle testate RAI (ricordate le proteste di Storace, "perchè il servizio è stato affidato a Ruffini e non alla Buttiglione"?). Infatti, radiofonia RAI verrà ulteriormente spezzettata in divisioni e aree tematiche. Indovina chi viene a cena a Saxa Rubra? Magliaro (se non sbaglio ex portavoce o ufficio stampa di Almirante) e Angela Buttiglione (vecchia conoscenza di Pannella in trasmissioni televisive RAI): ad entrambi verrebbe affidato un incarico, secondo il toto-nomine, nel settore radiofonico. Ho ragionevoli motivi per ritenere che Gamaleri sia una persona più che distinta e corretta e che nelle sue dichiarazioni

vi sia un autentico convincimento di fondo su come sia stata gestita la vicenda quarta rete da parte della RAI di cui fa parte in qualità di consigliere d'amministrazione. Ma - sempre a pensar male - in una delle notti dai chilometrici coltelli c'è chi ha tentato forse di cogliere l'occasione per "fare le scarpe a Ruffini". Partendo dai contenuti della dichiarazione di Gamaleri, qualcuno un giorno ha provato a condurre (invano) l'intero C.d.A. ad un ragionamento che più o meno avrebbe dovuto suonare così: "quel tipo di piano editoriale benchè ratificato dal C.d.A. è stato comunque proposto e creato dall'attuale direttore del GR, ergo eventuali responsabilità e provvedimenti hanno già un nome e cognome... Ovviamente tragicomico, visto che il varo della quarta rete RAI fu tecnicamente e poticamente sollecitato in una afosa notte d'inverno da C.d.A., "minicomunicazioni" e terza carica dello stato. Poichè Ruffini ha già detto no alla direzione del TG1 ed al tempo stesso ci si è resi conto che il miglior giubbott

o antiproiettile di GR Parlamento è "fornito" da Violante e Mancino, a Viale Mazzini hanno escogitato, appunto, lo spezzatino della radiofonia. Teoricamente a questo punto domani lo stesso Gamaleri potrebbe, terzo condizionale d'obbligo, alla fine anche diluire non poco la sua recente posizione.

Quanto a quel "potenziamento di impianti" non oso pensare a cosa si riferisca...

Se le cose stanno così, occorre chiedersi forse, chi nel gioco fa consapevolmente o incosapevolmente la pedina, chi la muove e chi fa lo scacchiere (partecipano ovviamente anche "mobilitanti e mobilitati").

Che l'intera vicenda sia stata strumentalizzata e caricata di significati oltre confine mi sembra oramai un dato di fatto.

 
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