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Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 10 giugno 1998
WIND/ENEL

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

TERZO GESTORE TELEFONINI

CON NOMI DIVERSI, VERSO IL GESTORE UNICO, GRANDE FRATELLO

L'ADUC METTE SULL'AVVISO: PRIMI PASSI PER IL CONTROLLO TOTALE A DISCAPITO DI CONCORRENZA, QUALITA' E SCELTA DEL CONSUMATORE.

Firenze, 10 Giugno 1998. "A quando la Telecom nel settore energetico, e le Ferrovie in quello postale?" E' questa la domanda che si fanno all'Aduc all'indomani della "vittoria" del consorzio Wind/Enel per la gestione della telefonia mobile.

"Ci si consenta di dubitare -continua il presidente nazionale dell'associazione Vincenzo Donvito: non si capisce altrimenti perche', caso quasi unico dove nominalmente vige il libero mercato, in Italia il giro dei concorrenti e dei vincitori si limita ai frequentatori di un piccolo circolo privato.

La nostra preoccupazione e' ovviamente relativa a quello che poi sara' il servizio e il prodotto che verra' messo a disposizione degli utenti e dei consumatori, e non siamo allarmisti nel giudicare pessimo quanto viene offerto da gestori che, pur se nominalmente sono societa' di capitali, di fatto sono aziende di Stato con amministratori di nomina partitica e non manageriale. Gli esempi sono numerosi, dalla Telecom alle Ferrovie, inclusa l'Enel: tutte situazioni in cui la posizione unica di mercato e' sempre stata utilizzata per trattare gli utenti come dei polli da spennare e come degli analfabeti incapaci di amministrare i propri diritti.

L'ingresso dell'Enel nella telefonia e' come se lo Stato estendesse meglio la sua iniziativa economica. Una volta si chiamavano monopoli di Stato, oggi sono Spa a maggioranza di capitali dello Stato o in regime di golden share.

Se non e' zuppa e pan bagnato, recita un detto popolare che calza molto bene in questa situazione, dove lo scenario sara' quello di utenti e consumatori che rinunceranno alle loro richieste di qualita' e precisione, perche' il gestore unico e' sordo e non ha lo stimolo a fare meglio perche' ci sarebbe qualcun altro a cui le sue vittime potrebbero rivolgersi.

 
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