Roma, 11 giugno 1998
Dichiarazione di Paolo Vigevano, editore di Radio Radicale:
"Con molta pacatezza e 'senza aggressioni o ingiurie' voglio solo ricordare a chi
mena vanto di aver conquistato oggi un grande risultato sul piano sindacale imponendo per legge uno specifico contratto di lavoro:
a) che a Radio Radicale sin dal 1979 si applicano i contratti del settore radiofonico e le loro successive evoluzioni approvate dalle organizzazioni sindacali nazionali, sino alle più recenti, che riguardano i giornalisti radiotelevisive;
b) che i trattamenti previsti da questi contratti corrispondono, almeno per quanto riguarda i livelli minimi, a quelli previsti dal contratto Fnsi;
c) che la quasi totalità delle emittenti private applica per i propri giornalisti il contratto Frt;
d) che il precedente realizzatosi oggi, anche se motivato con il fatto che Radio Radicale percepisce denaro pubblico, è un precedente grave per l'intera emittenza radiofonica privata che, sotto forma di contributi o rimborsi, è nella stragrande maggioranza altrettanto destinataria di contributi pubblici.
Per concludere ricordo che il servizio che oggi lo Stato si potrà garantire per 11,5 miliardi all'anno verrà fornito a meno della metà dei 25 miliardi che la Rai ha valutato essere il costo della sola gestione della rete parlamentare".