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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 14 giugno 1998
RADIO RADICALE / LIBERTA' DI INFORMAZIONE: MARTEDI' E MERCOLEDI' ATTENDEREMO IN SCIOPERO DELLA FAME LE DECISIONI DEL PARLAMENTO. DAL 26 APRILE SONO 7445 LE ADESIONI DEI CITTADINI ALL'AZIONE NONVIOLENTA.

Roma, 14 giugno 1998

Da sette mesi un movimento straordinario vede uniti oltre 10.000 cittadini impegnati in un'iniziativa nonviolenta senza precedenti, assieme alle più prestigiose e autorevoli personalità della nostra repubblica. Per la libertà, la legalità dell'informazione e a sostegno di Radio Radicale, oltre allo sciopero della fame tuttora in corso, più volte in questi mesi Presidenti emeriti della Corte Costituzionale, Senatori a Vita, ex capi di Stato e Presidenti del consiglio, leader politici di maggioranza e di opposizione hanno rivolto pubblici appelli al Governo e al Parlamento affinché si arrivasse alla rapida soluzione della vicenda che garantisse ai cittadini di continuare ad usufruire di un servizio - quello delle dirette dal Parlamento - che Radio Radicale in modo ineccepibile ha garantito e garantisce da oltre 20 anni.

L'accordo raggiunto giovedì scorso nel Comitato dei Nove della Commissione Cultura della Camera dei Deputati - nonostante due gravi inadeguatezze: l'imposizione per legge a Radio Radicale del contratto Giornalisti FNSI e l'indeterminatezza della norma di "congelamento" della IV rete radiofonica della Rai- costituisce un importante riconoscimento al lavoro svolto da Radio Radicale e, recependo il principio della gara per la fornitura delle dirette delle sedute parlamentari, segna un fondamentale punto di svolta nella concezione di servizio pubblico, in accordo con le direttive europee. A questo punto, però, ulteriori rinvii risulterebbero intollerabili, anche perché Radio Radicale trasmette dal 21 novembre scorso le dirette parlamentari senza alcun compenso, con crescenti e ormai insostenibili oneri finanziari.

"Questa sesta fase del Satyagraha, iniziata il 26 aprile, ha visto e vede impegnati nello sciopero della fame ben 7445 cittadini: quest'impegno civile, questa risposta nonviolenta senza precedenti - hanno dichiarato Rita Bernardini e Mariano Giustino - crediamo che meriti un'adeguata e urgente risposta che, al punto in cui siamo arrivati, richiede l'immediata e diretta assunzione di responsabilità del Presidente del Consiglio Romano Prodi che da mesi respinge nei fatti la richiesta di incontro di Marco Pannella e Emma Bonino."

"Martedì e mercoledì attenderemo ancora in sciopero della fame - concludono Rita Bernardini e Mariano Giustino - il pronunciamento del Parlamento con l'augurio che sia scritta una bella pagina parlamentare attraverso l'approvazione di una legge che auspichiamo non contenga l'odiosa e incostituzionale imposizione dell'obbligo per la sola Radio Radicale di applicare il contratto FNSI, privando così l'emittente della libertà di scegliere tra quel contratto e quello attuale, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative."

 
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