Dal Wall Street Journal(Bibbia del nuovo marxismo-leninismo), "Guerra d'Africa":"....Gli americani che di solito si precipitano a raccogliere i cocci, in Uganda come lungo la frontiera tra Etiopia ed Eritrea, dovrebbero fermarsi a riflettere sul fatto che, a meno che i governi africani facciano qualcosa di più per risolvere il secolare problema della povertà, il Sudan e altri agenti di instabilità avranno tutte le munizioni di cui hanno bisogno per ostacolare la tanto strombazzata rinascita del continente."
L'Economist(altro noto giornale sovversivo) del 5 giugno, dedica la prima pagina ai "Ricchi americani alla prova"(con una vignetta illustrativa degna di un giornale socialista degli anni 20: ricco grasso con malloppo e con l'aureola da santo che dona un cent a una mano scheletrica protesa), dove nell'articolo che tratta l'argomento si sostiene che nella popolazione americana sale la rabbia verso i nuovi ricchi che si disinteressano sempre di più alla popolazione povera, rompendo una tradizione di convivenza molto radicata negli States, perdendo quell'etica degli affari che vedeva nel beneficio ai poveri un modo per mantenere in piedi il sistema, acquisendo al suo posto la falsa idea che chi diventa ricco lo deve solo a se stesso.
Ecco due esempi seri di riflessione non ideologica, il primo più politico, il secondo più morale, che segnano, a mio avviso, nel dibattito apertosi su Agorà, un punto a favore del liberale(senza virgolette perchè tale è) Landi
Andrea Billau