(ANSA) - ROMA, 18 GIU - LA COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERAHA APPROVATO IN SEDE LEGISLATIVA IL DISEGNO DI LEGGE SU RADIO
RADICALE. IL PROVVEDIMENTO, APPROVATO QUASI ALL'UNANIMITA'
(UNICO VOTO CONTRARIO ADRIANO VIGNALI DEI DS), PASSA ORA AL
SENATO. (SEGUE).
RADIO RADICALE: CAMERA APPROVA LEGGE (2)
(ANSA) - ROMA, 18 GIU - IL TESTO DELLA LEGGE, SECONDO QUANTO
RIFERITO DAL RELATORE GIANNI RISARI (PPI), PREVEDE IL RINNOVO
TRIENNALE DELLA CONVENZIONE CON RADIO RADICALE PER 11,5 MILIARDI L'ANNO FINO AL 2000 L'OBBLIGO DI APPLICAZIONE DEL CONTRATTO DI LAVORO, COMPRESO PER I REDATTORI IL CONTRATTO UNICO NAZIONALE DEI GIORNALISTI. INOLTRE CI DEVE ESSERE UNA SEPARAZIONE NETTA TRA RADIO DI PARTITO E RADIO-PARLAMENTO, INDICANDO AGLI ASCOLTATORI QUANDO TERMINANO LE TRASMISSIONI DELLA RADIO DI PARTITO E QUANDO COMINCIANO QUELLE DI RADIO-PARLAMENTO. LA CONVENZIONE - HA AGGIUNTO RISARI - VERRA' UN FUTURO CONCESSA PER GARA CHE DOVRA' ESSERE REGOLATA DA CRITERI STABILITI DALLA LEGGE CHE RIORDINA IL SETTORE DELLE COMUNICAZIONI. INFINE, LA RAI - HA PRECISATO RISARI - ''CONTINUA A FARE CIO' CHE STA FACENDO IN BASE AD UN PRECISO CONTRATTO CHE HA IN ESSERE CON IL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI TRAMITE LA RETE DEDICATA CHE PUO' ESSERE
COMPLETATA TECNICAMENTE O ATTRAVERSO QUEI CONTRATTI CHE HA IN ESSERE O AD OPZIONI SIGLATE FINO A QUANDO QUESTA LEGGE ENTRERA' IN VIGORE''. (SEGUE).
RADIO RADICALE: CAMERA APPROVA LEGGE (3)
(ANSA) - ROMA, 18 GIU - ''E' STATA PREMIATA - E' STATO IL
COMMENTO DELL'EDITORE DI RADIO RADICALE, PAOLO VIGEVANO - LA
POSIZIONE DEI SENATORI A VITA, DEI PRESIDENTI EMERITI DELLA
CORTE COSTITUZIONALE, DAGLI EX PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA E DEL CONSIGLIO CHE HA CONSENTITO AL GOVERNO DI TORNARE A DIFENDERE LA LINEA APPROVATA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL 16 GENNAIO''.
NEGATIVO IL GIUDIZIO DI ADRIANO VIGNALI DEI COMUNISTI
UNITARI-DS: ''GIA' NELLA LEGGE MAMMI' DOVEVA ESSERCI UN SERVIZIO PUBBLICO E QUINDI SIAMO IN RITARDO DI SETTE ANNI POI PERCHE' SE CI FOSSERO STATI VERI PRINCIPI LIBERAL-DEMOCRATICI SI DOVEVA FARE LA GARA E SUBITO TERZO, POICHE' L'OBIETTIVO VERO ERA L'ACCORDO SE SI VOLEVA ANDARE SU QUESTA STRADA SI DOVEVA ANDARE IN AULA A MISURARSI DAVVERO E VEDERE CHE IN SETTE ANNI I RADICALI HANNO PIU' DI 100 MILIARDI DI FINANZIAMENTO''.
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI, FRANCESCO
STORACE, HA DEFINITO ''POSITIVO L'ACCORDO. LA VOLONTA' DI
SOPPRIMERE UN'EMMITTENTE LIBERA ANCORCHE' DI PARTITO, E' STATA RESPINTA''. ''E' UNA SODDISFAZIONE PERCHE' ABBIAMO MANTENUTO UNA PAROLA DATA. SIAMO RIUSCITI AD OTTENERE IL RISULTATO DI GARANTIRE LA PROSECUZIONE DI UN SERVIZIO DI RADIO RADICALE E CONTINUARE IL SERVIZIO CHE STA REALIZZANDO LA RAI. COMUNQUE NON ABBIAMO RISOLTO TUTTI I PROBLEMI PERCHE' EFFETTIVAMENTE C'E' UN'ANOMALIA E LA LEGGE IN SENATO PER IL RIORDINO DEL SETTORE SARA' L'OCCASIONE PER STABILIRE I CRITERI DI GARA''. (ANSA).
RADIO RADICALE:SI' CAMERA A DDL,3 ANNI CONVENZIONE,POI GARA=
(AGI) - Roma, 18 giu. - La Commissione Cultura della Camera ha approvato oggi, con un solo voto contrario, il ddl del governo che rinnova per tre anni la convenzione con Radio Radicale per le trasmissioni di Radio Parlamento con un contributo annUo di 11,5 miliardi. Dopo i tre anni dovra' essere indetta una gara pubblica. Il ddl passa ora al Senato per l'approvazione definitiva in quanto il testo gia' approvato in commissione e' stato modificato. Il Senato potrebbe gia' occuparsene martedi' prossimo.
Il ddl approvato oggi prevede che la convenzione si concluda il 21 novembre del 2000. (AGI)
RADIO RADICALE: SI' CAMERA A DDL,3 ANNI CONVENZIONE,POI GARA (2)=
(AGI) - Roma, 18 giu. - "Il ddl approvato oggi in sede legislativa dalla Commissione cultura, come ha riferito il relatore Gianni Risari (Ppi), prevede, nei dettagli, oltre al rinnovo della convenzione per tre anni (11,5 miliardi all'anno il contributo dello stato) che da parte di Radio Radicale debba esserci una netta separazione tra radio di partito e Radio
Parlamento indicando in maniera evidente agli ascoltatori, ricorrendo, ad esempio ad un jingle quando terminano le trasmissioni della radio di partito e iniziano quelle di radio Parlamento. Radio Radicale dovra' poi obbligatoriamente applicare i contratti di lavoro e per i giornalisti il contratto di lavoro nazionale unico della categoria".
"In futuro la convenzione verra' assegnata a seguito di una gara pubblica. I criteri di questa gara saranno stabiliti nel ddl 1138 che dovra' essere discusso in Senato e che riordinera' l'intero settore della comunicazione. Quanto alla Rai dovra' continuare a mandare in onda le trasmissioni di Gr Parlamento che lo fa peraltro per una precisa norma del contratto di servizio". (AGI)
RADIO RADICALE: SI' CAMERA A DDL,3 ANNI CONVENZIONE,POI GARA (3)=
(AGI) - Roma, 18 giu. - Quanto alle caratteristiche tecniche del servizio Risari ha precisato che "la Rai potra' completare la rete di trasmissione sia attraverso i contratti che ha gia' in essere, e sia trasformando le opzioni fatte e fino all'approvazione di questa legge". Commentando l'approvazione del ddl Risari ha messo in risalto come "Radio Radicale sia l'unica emittente radiofonica di partito al mondo sovvenzionata
prima come organo di partito ricevendo per questo un contributo di 7 miliardi e una seconda volta con il contributo di 11,5 miliardi per le trasmissioni istituzionali dal Parlamento e quindi e' l'unica radio al mondo in un paese occidentale libero finanziata esclusivamente con i soldi dei cittadini. Naturalmente va benissimo ma nessuno continui a dire che si vuole uccidere Radio Radicale. E la richiesta di rispettare i
contratti di lavoro e' legata ad una esigenza precisa: lo stato ha diritto di chiedere che la convenzione venga rispettata con un servizio che venga fatto al meglio e quindi con dei professionisti". (AGI)
RADIO RADICALE: SI' CAMERA A DDL,3 ANNI CONVENZIONE,POI GARA(4)=
(AGI) - Roma, 18 giu. - "Se nella legge non ci fosse stato questa esplicita indicazione - continua Risari - sarei andato io stesso a fare lo sciopero della fame e della sete davanti a Radio Radicale chiedendo la solidarieta' di Emma Bonino in difesa del rispetto dei lavoratori".
Per Risari la Rai non dovra' partecipare a nessuna gara perche' se lo facesse, metterebbe in discussione il ruolo di servizio pubblico e quindi se stessa. Per me puo' continuare a occuparsi anche di programmi di avvenimenti di natura politica come l'attivita' dei partiti finalizzata a quella parlamentare.
Per evitare ogni discussione potrei suggerire di rendere operativo anche per la Rai un segnale che avverta i radio ascoltatori della distinzione tra le dirette dal Parlamento e i programmi diversi che riguardano comunque l'attivita' politica e dei partiti combinata con quella parlamentare.
"Per Francesco Storace, presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza, "volevano sopprimere Radio Radicale, non ci sono riusciti". (AGI)
RADIO RADICALE: CAMERA APPROVA DDL CHE RINNOVA CONVENZIONE =
ALTRI TRE ANNI E POI LA GARA, UN SOLO VOTO CONTRARIO
Roma, 18 giu. (Adnkronos) - La commissione Cultura della Camera
ha approvato, in sede legislativa, il ddl del governo che proroga di tre anni (fino al 21 novembre del 2000) la convenzione per Radio Radicale per la trasmissione di Radio Parlamento con un contributo annuo di 11.5 miliardi. Dopo i tre anni, sara' indetta una gara pubblica per la trasmissione dei lavori del Parlamento. Il ddl passa ora al Senato per la conversione in legge. Palazzo Madama potrebbe occuparsi del ddl gia' da martedi'.
RADIO RADICALE: COMM. CULTURA CAMERA APPROVA DDL (RPT) =
(ASCA) - Roma, 18 giu - Il disegno di legge su Radio
Radicale e' stato approvato oggi, con il solo voto contrario
del rappresentante dei Comunisti Unitari, Adriano Vignali,
dalla commissione Cultura della Camera. Il provvedimento
passa ora all'esame del Senato.
RADIO RADICALE: VITA, "DDL CHE SALVAGUARDA ESIGENZE DI TUTTI" =
(AGI) - Roma 18 giu. - "La Commissione ha definito oggi un testo che il Governo ha appoggiato in cui si salvaguarda l'esperienza di Radio Radicale e nello stesso tempo si conferma il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo e quindi e' finalmente agli sgoccioli l'iter del ddl sulla rete parlamentare, peraltro, in un clima sereno e di collaborazione". E' questo il commento del sottosegretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita, che ha ribadito come "a conclusione del triennio di rinnovo a Radio Radicale sara' indetta una gara. Avremo cosi' a disposizione il tempo
necessario per predisporre nel piano delle frequenze radiofoniche le risorse tecniche necessarie ed i soggetti che parteciperanno alla gara".
Per Vita un aspetto importante del testo approvato oggi e' quella che riguarda l'esigenza "di una distinzione netta per Radio Radicale da realizzarsi attraverso le jingle tra programmazione di partito e programmazione di tipo istituzionale e parlamentare". Per Vincenzo Vita il testo approvato oggi rappresenta "un compromesso positivo che tiene
conto di punti di vista ed esigenze diverse. Il Governo ha fatto la sua parte con impegno ed in modo univoco: non ci sono stati 'buoni e cattivi' nell'esecutivo come a volte in questi mesi Radio Radicale ha voluto maliziosamente rappresentare".
(AGI)
RADIO RADICALE: VITA, COMPROMESSO LIMPIDO E POSITIVO
(V. RADIO RADICALE: CAMERA APPROVA LEGGE...DELLE 16,06)
(ANSA) - ROMA, 18 GIU - ''E' STATO TROVATO UN COMPROMESSO
LIMPIDO E POSITIVO''. QUESTO IL COMMENTO DEL SOTTOSEGRETARIO
ALLE COMUNICAZIONI, VINCENZO VITA, ALL'APPROVAZIONE ALLA CAMERA DEL DDL SU RADIO RADICALE.
''IL GOVERNO - HA AGGIUNTO VITA - COME AVEVA ANTICIPATO FIN
DALL'INIZIO, SI E' RESO DISPONIBILE AD APPOGGIARE LA SOLUZIONE
TROVATA IN COMMISSIONE CULTURA. SIAMO SODDISFATTI CHE SI E'
CONCLUSO UN LUNGO ITINERARIO DI POLEMICHE. E' STATO TROVATO UN PUNTO DI EQUILIBRIO CHE TIENE CONTO DI DUE ESIGENZE: LA
SALVAGUARDIA DELLA STORIA DI RADIO RADICALE E DEL SERVIZIO
PUBBLICO TELEVISIVO CHE CONTINUA A FARE ANCHE L'ATTIVITA'
PARLAMENTARE. E' UNA VICENDA COMPLESSA, MA SI E' TROVATO UN
COMPROMESSO LIMPIDO E POSITIVO, FRUTTO DI UNA LUNGA
DISCUSSIONE''. SECONDO VITA, ''E' POI MOLTO IMPORTANTE CHE
VENGANO DIFFERENZIATE LE TRASMISSIONI, QUELLE CHE HANNO A CHE FARE CON IL PARLAMENTO E QUELLE CHE HANNO A CHE FARE CON L'ATTIVITA' DI PARTITO''. (ANSA).
RADIO RADICALE: VIGNALI, "PERCHE' HO VOTATO CONTRO" =
(AGI) - Roma, 18 giu. - "A nome dei Comunisti Unitari ho dichiarato un convinto voto contrario a questa legge, per molte ragioni di merito e di metodo e assai fondate; a partire dalla legge di mercato che viene rovesciata: in questo caso, prendi uno e paghi due". E' quanto spiega Adriano Vignali che ha espresso l'unico "no" in Commissione Cultura alla Camera sul Ddl per Radio Radicale.
"Intanto c'e' una colpevole e lunga omissione del servizio pubblico: gia' nella Mammi' c'era l'impegno a costruire il servizio sull'attivita' parlamentare e questo impegno e' stato totalmente e gravemente disatteso. L'altro dato riguarda il fatto che in 7 anni, tra contributo al partito e alla radio, i radicali hanno intastacato piu' di 100 miliardi e questa e' una cifra niente male per una forza che ha fatto dell'attacco ai
partiti una delle condizioni politiche della propria sopravvivenza e che tutti i giorni ci addita al pubblico ludibrio come sentina di tutti i vizi e di tutte le nefandezze della vita politica. Se questa posizione fosse stata davvero corrente, la strada da imboccare era completamente diversa, fare davvero la gara, subito, invece si e' scelta la strada della pressione politica continua e martellante, sapendo che l'obiettivo era arrivare ad un accordo vantaggioso, perche' a parole si e' liberali, ma la prassi e' quella di garantire le proprie lucrose nicchie, costruite nel tempo
dell'assistenzialismo statale.
"Cosi', anche in questo campo, continua l'anomalia italiana nel campo dell'informazione: si rinnova per 3 anni la concessione di un servizio pubblico ad un organo di Partito, che per definizione esprime interessi di parte, quindi strutturalmente inadatto a tale funzione".
"Questa scelta e' dunque una scelta sbagliata che non
possiamo condividere assolutamente". (AGI)
RADIO RADICALE: VIGEVANO "PREMIATA LINEA SENATORI A VITA" =
(AGI) - Roma, 18 giu. - "L'approvazione della Camera, con un solo voto contrario, in Commissione Cultura del disegno di legge su Radio Parlamento-Radio Radicale, costituisce un passaggio estremamente importante in vista della approvazione, in via definitiva, da parte del Senato della legge. E' il successo della posizione sostenuta dai senatori a vita, dai presidenti emeriti della Corte Costituzionale, dagli ex presidenti della Repubblica e del Consiglio che ha consentito al governo di tornare a difendere la linea approvata dal Consiglio dei Ministri il 16 gennaio. Si e' trattato di uno schieramento che per autorevolezza, qualita' e quantita' dei suoi componenti non ha precedenti nella storia di questo paese e che ne nobilita la vita politica. E' stato grazie anche all'impegno del relatore Risari e del sottosegretario Vita che e' stato possibile assicurare il perfezionamento dell'iter parlamentare alla Camera e mi auguro che il governo lo confermi nei prossimi giorni al
Senato". Lo afferma Paolo Vigevano, editore di Radio Radicale.
(AGI)