Roma, 25 giugno 1998
Dichiarazione di Paolo Vigevano, editore di Radio Radicale:
"Col voto del Senato si è messo fine ad una vicenda che si è trascinata per troppo tempo. Dal 21 novembre 1997, giorno della scadenza della convenzione triennale con il Ministero delle Comunicazioni, Radio Radicale ha continuato a trasmettere le dirette dal Parlamento senza alcun corrispettivo economico. Ora la legge approvata risolve una situazione di insopportabile incertezza legislativa e di grave rischio per il servizio assicurato in questi 22 anni dalla nostra emittente. La legge riconosce, nuovamente, che il ruolo svolto da Radio Radicale è di vero "servizio pubblico" ancorché gestito da una emittente privata. Si tratta di un fatto rilevante anche per il futuro del sistema radiotelevisivo dello Stato.
La legge, nel confermare il regime di gara, non assegna alcun monopolio nel settore ma, al contrario, introduce meccanismi di concorrenza reale. Non un 'finanziamento pubblico' dunque (e diffidiamo agenzie, giornali e tv dall'utilizzare una simile definizione), ma il corrispettivo economico di un servizio reso - le dirette dalle Camere - che per sua natura impedisce qualsiasi intreccio pubblicitario ad un costo pari a meno della metà di quello stimato dal Direttore Generale della Rai.
Il ringraziamento va in questo momento ai Senatori a vita, Giovanni Agnelli, Giulio Andreotti, Carlo Bo, Norberto Bobbio, Francesco Cossiga, Giovanni Leone, Paolo Emilio Taviani, Leo Valiani, per la soluzione prospettata sin dall'inizio della vicenda, agli ex Presidenti della Repubblica, ai Presidenti Emeriti della Corte Costituzionale, al Polo delle Libertà e alla Lega per l'atteggiamento di amicizia e per l'iniziativa condotta in Parlamento, al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Francesco Storace, al Ministro delle Comunicazioni Antonio Maccanico e al Sottosegretario Vincenzo Vita per l'impegno di queste ultime settimane volto ad assicurare un risultato positivo, ai relatori del provvedimento e al Presidente della Commissione Lavori Pubblici Sen. Petruccioli.
Un riconoscimento va attribuito infine anche alla maggioranza, in particolare al Partito Popolare e al suo leader Franco Marini, per il sostegno assicurato nella fase conclusiva della vicenda.
Questo risultato sarebbe stato inoltre impossibile senza l'iniziativa nonviolenta di oltre 10 mila cittadini che con la loro testimonianza e lotta hanno permesso che non si ponesse fine ad una grande esperienza di democrazia e di civiltà.
Un grazie, infine, a Marco Pannella che con la sua tenacia anche quando le condizioni di salute divenivano difficili, non ha smesso mai di battersi contro il tentativo di una normalizzazione burocratica finalizzata ad annullare una preziosa esperienza di libertà e pluralismo nell'informazione".