25/06/98 Giovedi - seduta n. 409 ore 16:30Votazione finale e approvazione del disegno di legge:
(3053-B) Trasmissione radiofonica dei lavori parlamentari e agevolazioni per l'editoria (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati)
PRESIDENTE (FISICHELLA). Ricorda che l'8a Commissione permanente ha concluso l'esame del provvedimento in sede redigente e che, ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del Regolamento, in Assemblea hanno facoltà di parlare soltanto il relatore ed il rappresentante del Governo. Dopo le dichiarazioni di voto, il disegno di legge sarà posto ai voti per l'approvazione finale.
BESSO CORDERO (MISTO), relatore. La Camera dei deputati ha radicalmente modificato il testo licenziato in prima lettura, in sede deliberante, dall'8a Commissione permanente del Senato lo scorso 8 aprile ed è piuttosto avvilente constatare che nel provvedimento è stata inserita la regolamentazione di materie strettamente attinenti al finanziamento della politica, questione che meriterebbe dal Parlamento ben altro approfondimento. Il testo in esame va comunque valutato in modo positivo soprattutto perchè garantisce la radiodiffusione delle sedute parlamentari e perchè afferma espressamente la necessità di fissare le regole per lo svolgimento di una vera gara per l'assegnazione del servizio. In particolare il comma 1 dell'articolo 1 stabilisce che, allo scopo di garantire la continuità del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, è rinnovata con decorrenza 21 novembre 1997, per un ulteriore triennio, la convenzione tra il Ministero delle comunicazioni e il Centro di produzione spa.
LAURIA,(sottosegretario di Stato per le comunicazioni). Il provvedimento in esame nasce formalmente da un'iniziativa governativa ma in sostanza è la conseguenza di due ordini del giorno che impegnavano il Governo ad assicurare la continuità del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari in attesa del definitivo affidamento di tale servizio a seguito di gara pubblica. A tale scopo è stata rinnovata in via transitoria la convenzione fra il Ministero delle comunicazioni e il Centro di produzione Spa, senza però sospendere il nuovo servizio della Rai. La VII Commissione permanente della Camera dei deputati ha modificato il testo trasmesso dal Senato, elevando da due a tre anni la durata della convenzione e stabilendo che fino alla data di entrata in vigore della legge di riforma generale del sistema delle comunicazioni la rete radiofonica pubblica dedicata ai lavori parlamentari non possa essere ampliata; sono state altresì inserite nuove disposizioni recanti provvidenze a favore delle impres
e editrici di quotidiani. In conclusione auspica la rapida approvazione del disegno di legge che, pur fra luci e ombre, ha un assetto soddisfacente.
PRESIDENTE (FISICHELLA). Avverte che si passerà alla votazione finale del disegno di legge, il cui testo, approvato articolo per articolo dall'8a Commissione permanente, è il seguente:
(lettura in aula del testo ddl)
MANIS (RINNOVAMENTO). Annuncia il voto favorevole del Gruppo Rinnovamento Italiano e Indipendenti, pur esprimendo alcune perplessità. Infatti, il servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, che per ovvi motivi di imparzialità dovrebbe essere gestito da un'emittente pubblica, è stato affidato ad un concessionario privato, Radio radicale, che peraltro ha svolto in modo ineccepibile questa forma di supplenza. E però anomalo che tale tipo di informazione sia affidata ad un organo di partito, che da un lato svolge una campagna contro il finanziamento pubblico ai partiti e dall'altro lato è compensato con 11,5 miliardi di lire annui, che finanzieranno anche il partito di cui è espressione. Auspica quindi che il servizio sia svolto senza alcun commento e senza oneri per la collettività. Il giudizio favorevole è esteso anche all'articolo 2, relativo ai contributi all'editoria politica, col rammarico però che in questo modo si perpetuano anche vecchi privilegi. (Applausi dai Gruppi Rinnovamento It
aliano e Indipendenti e PPI. Congratulazioni).
SEMENZATO. (VERDI-L'ULIVO) Il testo in votazione è stato stravolto dalla Camera dei deputati, tanto da meritare un giudizio abbastanza negativo da parte del senatore Petruccioli, PRESIDENTE (Fisichella) dell'8a Commissione permanente; non si è tuttavia ritenuto di apportarvi modifiche in sede di seconda lettura. Il testo approvato dal Senato rappresentava un punto di equilibrio fra opposte esigenze, affidando la trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari ad un soggetto privato e contemporaneamente impegnando la Rai a sviluppare il servizio pubblico. Tuttavia l'altro ramo del Parlamento ha previsto lo svolgimento di una gara pubblica per l'assegnazione del servizio e ha congelato lo sviluppo di GR Parlamento. Ne deriva un'asimmetria, che configura una sorta di monopolio a favore di un organo di partito che seguirà soltanto il 60 per cento dei lavori, dedicando il tempo residuo alle attività del proprio partito. Inoltre, la Camera dei deputati ha inserito l'articolo 2, relativo ai contributi a favore
dei periodici organi di movimenti politici, che affronta nel modo peggiore il problema, pure reale, dei costi della politica. Infatti, il comma 2 interviene per disciplinare la proliferazione dei giornali di partito, senza però stabilire una regola generale, mentre il comma 3, offrendo un'interpretazione autentica di una norma della finanziaria per il 1996, non tiene conto dell'intervenuto incremento dei costi, cosicchè il provvedimento rischia di trovarsi senza adeguata copertura finanziaria. Per tutti questi motivi i senatori Verdi voteranno in piena libertà di coscienza.
(Applausi dal Gruppo Verdi-L'Ulivo. Congratulazioni).
PERUZZOTTI. (LEGA) La Camera dei deputati ha introdotto alcune modifiche, non tutte condivisibili, al testo approvato dal Senato, stabilendo comunque che i criteri della gara pubblica saranno definiti nel quadro dell'approvazione della riforma generale del sistema delle comunicazioni, onde evitare l'abuso di posizione dominante da parte del sistema radiotelevisivo pubblico. E scomparso purtroppo il termine "concessionario privato", ma almeno è stato fissato per la Rai il divieto di nuove acquisizioni, che avrebbero alterato le regole della libera concorrenza. Per questi motivi il Gruppo Lega Nord-Per la Padania indipendente esprimerà un voto favorevole.
(Applausi dal Gruppo Lega Nord-Per la Padania indipendente. Congratulazioni).
BALDINI. (FORZA ITALIA) Annuncia il voto favorevole del Gruppo Forza Italia su un provvedimento che pone positivamente fine ad una lunga vicenda che rischiava di decretare la fine di Radio radicale, dal momento che il Governo era intenzionato ad impedire a tale emittente di proseguire la sua attività, volta a fornire una corretta e completa informazione sui lavori parlamentari. Il rinnovo della concessione a tale emittente è accompagnato tuttavia dalla scelta - dettata da evidenti ragioni di propaganda politica - di dar vita ad un nuovo servizio della Rai in concorrenza con quello fornito da Radio radicale. La sua parte politica è contraria a tale prospettiva, che comporterà una spesa di 25 miliardi e produrrà una informazione asservita agli interessi della maggioranza, comprimendo gli spazi di assoluta libertà garantiti da Radio radicale. (Applausi dai Gruppi Forza Italia e AN. Congratulazioni).
ELIA. (PPI) Il Gruppo PPI voterà a favore del provvedimento, condividendo pienamente il tentativo, compiuto nella parte riguardante le agevolazioni per l'editoria, di frenare il processo patologico di frammentazione delle forze politiche all'interno del Parlamento. Per quanto riguarda invece la trasmissione radiofonica dei lavori parlamentari, non appare sufficientemente approfondito il legame esistente tra tale attività e la disciplina costituzionale dettata dagli articoli 64, 21 e 41 della Costituzione. L'approfondimento di tale questione porta infatti a ritenere che non si possa costituire in nessun caso un monopolio di diritto o di fatto in tema di trasmissione dei lavori parlamentari. Alcuni senatori hanno evidenziato il rischio che attraverso il rinnovo della concessione a Radio radicale si celi un finanziamento occulto di partiti. Senza negare i meriti storici del servizio offerto da tale emittente, che è peraltro ricompensato con 11,5 miliardi di lire annui, risulta anomalo che un tale servizio sia a
ffidato ad un organo di partito che da un lato si è sempre dichiarato contro il finanziamento pubblico e dall'altro riceve, tra contributi per l'editoria e finanziamento pubblico, una somma superiore ai 14 miliardi di lire.
(Applausi dai Gruppi Democratici di Sinistra-L'Ulivo e Rinnovamento Italiano e Indipendenti).
Considerate tuttavia la natura e l'efficacia temporanea del provvedimento, ribadisce il voto favorevole del Gruppo PPI, pur rilevando come alcune disposizioni siano eccessivamente limitative per il servizio offerto dalla Rai, la quale è seguita dal 54 per cento della popolazione. (Applausi dai Gruppi PPI, Democratici di Sinistra-L'Ulivo e Rinnovamento Italiano e Indipendenti).
RIGO. (MISTO) Rileva con rammarico la sostanziale impossibilità da parte del Senato di approfondire l'esame della parte del provvedimento relativa alle agevolazioni per l'editoria, introdotta dalla Camera dei deputati. Con le disposizioni in questione si perpetuano privilegi e si cristallizzano interessi, oltre a prevedere un aumento consistente della spesa, attraverso l'innalzamento del contributo dal 50 al 60 per cento, nonché attraverso una interpretazione estensiva di una disposizione della legge finanziaria per il 1996, che consentirà anche ai giornali non organi di partito di beneficiare del contributo. Annuncia pertanto il suo voto contrario, ritenendo che il Parlamento dovrebbe fornire al Paese ben altri segnali di serietà e responsabilità.
(Applausi dal Gruppo Rinnovamento Italiano e Indipendenti.
Congratulazioni).
MILIO. (MISTO - L.Pannella) Nei sette mesi successivi alla scadenza della convenzione tra il Ministero delle comunicazioni e Radio radicale, i cittadini italiani avrebbero potuto essere privati del servizio reso da questa emittente che da anni garantisce con imparzialità e rigore la pubblicità dei lavori parlamentari. Il voto del Senato non rappresenta un cedimento alle pressioni provenienti da autorevoli esponenti nel mondo politico, economico e culturale, ma costituisce un momento costruttivo del dialogo tra cittadini, militanti e istituzioni. Anche se il testo del provvedimento non è il migliore possibile, esprimerà un convinto voto favorevole.
(Applausi dal Gruppo Forza Italia).
VALENTINO. (AN)Rivolge a Marco Pannella i migliori auguri di pronta guarigione (Applausi dai Gruppi Forza Italia e AN) e annuncia il voto favorevole del Gruppo AN, facendo presente che attraverso Radio radicale la politica e l'attività parlamentare sono state portate in modo obiettivo nelle case degli italiani.
(Applausi dai Gruppi AN e Forza Italia).
PREIONI. (LEGA) Se il disegno di legge n. 3053 non fosse stato esaminato in sede redigente, egli avrebbe presentato un ordine del giorno volto ad impegnare il Governo a concordare con la Confederazione elvetica nuove regole per la trasmissione nelle vallate alpine dei programmi in lingua italiana.
PORCARI. (UDR-CDU-CDR-NI) Rivolge un affettuoso augurio di guarigione a Marco Pannella e annuncia il voto favorevole del Gruppo per l'UDR (CDU-CDR-Nuova Italia). A titolo personale, osserva quindi che il testo in votazione rappresenta un compromesso il cui unico aspetto positivo è costituito dalla proroga per tre anni dell'attività di quella voce di libertà che è sempre stata Radio radicale.
(Applausi dai Gruppi Forza Italia e AN).
JACCHIA. (MISTO) Annuncia il proprio voto favorevole e ricorda che Radio radicale è sempre stata obiettiva nei confronti di tutte le forze parlamentari.
FALOMI. (DS-L'ULIVO) Rivolge i migliori auguri di pronta guarigione a Marco Pannella e osserva che la Camera dei deputati ha sostanzialmente confermato la scelta compiuta dal Senato di dare al problema della trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari una particolare soluzione transitoria, collegata alla riforma generale del sistema delle comunicazioni. Indubbiamente il servizio di trasmissione radiofonica dell'attività parlamentare deve poter essere svolto
anche da soggetti privati e deve essere superata l'anomalia di un servizio pubblico esercitato da una radio di partito. L'assegnazione del servizio dovrà avvenire attraverso una gara regolamentata in modo tale da assicurare l'effettiva parità fra i soggetti concorrenti e mediante la riserva nel piano delle frequenze di un pacchetto di queste ultime specificamente destinato alla trasmissione delle attività parlamentari. Va riconosciuto, peraltro, che la normativa introdotta dall'altro ramo del Parlamento in tema di agevolazioni all'editoria non appare particolarmente brillante soprattutto sotto il profilo della garanzia dell'eguaglianza dei diritti dei parlamentari. Annuncia quindi il voto favorevole del Gruppo Democratici di Sinistra-L'Ulivo.
(Applausi dai Gruppi Democratici di Sinistra-L'Ulivo e PPI).
PRESIDENTE (FISICHELLA). Pone ai voti il disegno di legge nel suo complesso.
(E approvato).
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Fonte url: http://www.senato.it/att/resocon/home.htm
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