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Radio Radicale Radio - 30 giugno 1998
RAI: GR PARLAMENTO, RUFFINI "NON E' RETE ALL NEWS =

(AGI) - Roma, 30 giu. - "Gr Parlamento non puo' essere

considerata la quarta rete radiofonica All news della Rai. E'

stata attivata dalle richieste dei presidenti delle due Camere

che hanno avuto modo di apprezzare la serieta' e l'ampio respiro

del progetto, come hanno scritto in febbraio in una lettera

congiunta inviata all'azienda. E quanto al ruolo continuera' ad

essere una rete di servizio, come e' scritto nelle linee

editoriali inviate ai presidenti delle due Camere facendo in

modo di dare all'ascoltatore l'impressione di trovarsi in prima

fila in Parlamento in modo da formarsi poi un proprio autonomo

giudizio".

Lo ha detto il direttore di Gr Parlamento Paolo Ruffini

nell'audizione alla commissione parlamentare di vigilanza sulla

Rai che dovra' discutere sul ruolo della rete parlamentare e

stabilire se la rete istituzionale radiofonica della Rai potra'

continuare a trasmettere avvenimenti che si svolgono al di fuori

delle sedi parlamentari come congressi di partito ed altri

avvenimenti collegati con la politica ma di non strettissima

attinenza parlamentare. Parlando in commissione di vigilanza

Ruffini si e' detto convinto che la missione affidata a Gr

Parlamento debba essere considerata in modo estensivo.Ed anzi si

e' dispiaciuto perche' "il nostro lavoro non potra', a causa di

impedimenti di legge, consentire una copertura globale del

territorio. Mi auguro che questi impedimenti possano essere

rimossi". Infine ha poi riferito che attualmente,

fino a un mese fa, la rete copriva soltanto il 45% del

territorio nazionale, copertura che potra' aumentare a seguito

degli acquisti delle opzioni di frequenze di cui si sta

occupando l'azienda ma che subiranno una limitazione nella norma

che sara' stabilita nel ddl 1138 in cui saranno definiti tutti

gli aspetti relativi alle frequenze.

Ruffini dopo aver sottolineato come l'azienda ha fatto

riferimento alle richieste dei presidenti delle due Camere anche

nella definizione delle linee editoriali e del palinsesto di

massima del canale ha aggiunto che "lo spirito in cui ci siamo

mossi nel rispetto della legge e del mandato che ci e' stato

assegnato, e' stato quello di non fare di Gr Parlamnto una radio

di palazzo" proponendo agli ascoltatori fatti, avvenimenti di

indubbio interesse giornalistico ma senza alcuna mediazione.

Ruffini ha rivendicato alla rete parlamentare della Rai la

possibilita' di poter trasmettere "grandi appuntamenti

congressuali di partito visto che il Parlamento si ferma per

consentire a deputati e senatori di prendere parte a decisioni

che non potranno non influire sui lavori parlamentari. Anche

perche' - ha aggiunto con il Parlamento chiuso saremmo costretti

a trasmettere musica o a chiudere la rete". Quanto ai costi ha

riferito che il budget di produzione di Gr Parlamento e' di 3

mld ai quali vanno aggiunti altri 3 miliardi e mezzo circa per

gli stipendi di chi fa parte delal redazione (nove persone) di

un capo redattore, di due vicedirettori e del direttore: "costa

sicuramente meno degli 11,5 mld con i quali lo Stato - ha

aggiunto - finanzia radio radicale".

 
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