(AGI) - Roma 14 lug. - "Guai a mancare questa occasione! Non cene sarebbe un'altra e terribile sarebbe la nostra
responsabilita' agli occhi del mondo!". Con questo accorato
appello il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, ha esortato le
162 delegazioni che partecipano alla Conferenza diplomatica a
firmare tutte lo Statuto per il futuro Tribunale internazionale
permanente.
Intervenendo alla Fao, a due giorni dalla conclusione della
Conferenza, Dini ha avvertito che "l'indispensabile equilibrio
tra prerogative nazionali e esigenze internazionali" nel varo
della nuova Corte "non puo' risolversi a danno
dell'indipendenza, autorevolezza, efficacia dell'istituzione che
sta per nascere a Roma".