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Conferenza Rivoluzione liberale
Caporale Cinzia - 19 luglio 1998
FECONDAZIONE ASSISTITA

quello che segue è il testo del mio editoriale di domattina a radio radicale. per chi avesse voglia di discuterne...

"E all'ordine del giorno alla Camera il testo unico sulla fecondazione assistita, che giunge al dibattito parlamentare dopo un iter di oltre un anno e mezzo. Relatrice del testo è Marida Bolognesi, presidente della Commissione Affari sociali, che ha svolto un ruolo di paziente mediazione tra 17 proposte di legge iniziali, che esprimevano posizioni davvero agli antipodi.

Il risultato di questa sorta di negoziato è un testo di compromesso, che non soddisfa in modo sostanziale ALCUNA delle parti politiche, che ripercorre la logica di ipocrisia e di enunciati etici della 194 e che è altrettanto potenzialmente inapplicabile. E un testo che riduce gli ambiti di autonomia decisionale della donna, che - per la prima volta in Italia - introduce una discriminazione su base di legge degli omosessuali, che prevede una delega troppo ampia ad una platea troppo ristretta di soggetti (mi riferisco al ministero della sanità).

In definitiva è un testo che, in linea con un attegiamento pervasivo del nostro modo di far politica, considera i cittadini come dei minori che devono essere posti sotto tutela da parte delle Istituzioni, attraverso norme ispirate ad una logica fortemente inquisitoria nei riguardi degli ambiti più privati della vita.

L'impianto della legge prevede il ricorso alle tecniche di FA come terapia della sterilità. Ci chiediamo come il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, possa essere limitato a categorie predefinite di cittadini: alle coppie sposate e alle coppie di fatto, escludendo cioè i single, etero od omosessuali che siano. Sta in questo l'autentica anticostituzionalità di questa legge, mentre è del tutto strumentale la polemica sulla presunta anticostituzionalità della Fecondazione eterologa, quella con donatore esterno alla coppia.

Per il resto, la legge prevede la proibizione di tutto quello che è umanamente possibile proibire nelle migliori tradizioni di questo paese.

Altra cosa sarebbe stata considerare il ricorso alla FA come esercizio di un diritto individuale, insomma come semplicemente un altro modo di procreare.

Peccato! perché si tratta della prima legge di bioetica italiana, e il modo in cui è stata articolata la dice lunga su quale sarà il nostro approccio al biodiritto, insomma alla costruzione delle regole che riguardano i nuovi diritti, quelli cioè tipici delle società tecnologiche.

Nella speranza che il Presidente della Camera ed i capigruppo vogliano rinviare saggiamente la discussione a settembre, consentendo finalmente un dibattito pubblico davvero condiviso, non resta che lo spazio per alcune richieste:

- il ritiro della Circolare Degan, che vieta la Fecondazione eterologa nei centri pubblici;

- l'emanazione immediata di una Circolare di regolamentazione dei centri da parte del Ministero della Sanità;

- la pubblicazione del parere della Corte Costituzionale in tema di disconoscimento di paternità, che è in scandaloso ritardoà

- la revisione del codice deontologico dei medici che arbitrariamente impone dei limiti a tutti i cittadini.

(A questo punto, si potrebbe aggiungere l'iniziativa non violenta (sigh!), di fare richiesta ad una ASL spagnola di FA da parte di un drappello di single, lesbiche e non. Per poi richiedere, in linea con la recente sentenza della Corte europea, il RIMBORSO alla propria ASL di appartenenza. Della serie, fatta la legge già previsto, per legge, l'inganno! Con buona pace della cara amica Rosy)

se siete arrivati fino a qui, GRAZIE PER L'ATTENZIONE!

:) cin

 
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