Roma, 24 luglio 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Predicare bene e razzolare male: anche il Ministero del Tesoro non sfugge alla regola d'oro della pubblica amministrazione italiana. Il fatto che i dipendenti del Tesoro - e perché poi solo quelli dell'amministrazione centrale? - si spartiscano 180 miliardi di premi non ritirati delle lotterie nazionale è uno scandalo. Non si tratta di falso moralismo, ma di decenza. Mentre da Via XX settembre giungono ogni giorno richiami alla continenza e partono filippiche e circolari contro la spesa allegra nella pubblica amministrazione centrale e locale, i dipendenti di Ciampi banchettano come topi nel formaggio.
L'assurda legge che assegnava ai dipendenti del Tesoro, anziché, come ovvio alle esangui casse dello stesso, il denaro non riscosso dai distratti vincitori, è stata abrogata: non è il caso di abrogare anche il fondo? Il timore di commettere una "ingiustizia" nei confronti dei suoi dipendenti, cancellando una mancia tanto immotivata quanto attesa, conta più per Ciampi e Draghi del commettere una clamorosa ingiustizia nei confronti di tutti i dipendenti della pubblica amministrazione e di tutti i contribuenti?"