Nessuna schedatura" Da "La Nazione Umbria", Perugia, 26 luglio 1998
In Umbria non esiste alcuna schedatura dei malati di Aids e
sieropositivi "e la Regione è da sempre impegnata a tutelare
il diritto alla riservatezza dei cittadini". Parola dell'assessore
regionale alla sanità, Renato Locchi, che smentisce le notizie su
una presunta schedatura di chi si sottopone al test per il virus
Hiv. L'assessorato spiega che dal 1987 l'Osservatorio epidemiologico
dell'Umbria, con l'Istituto superiore di sanità e con quello
di malattie infettive dell'Università, conduce un'indagine sull'Hiv
in Umbria, che peraltro evidenzia come negli ultimi mesi sia sensibilmente
in calo il numero dei soggetti sieropositivi. I dati vengono trascritti
su scheda anonima e trasmessi all'osservatorio. Viene usato un codice
di nove elementi alfanumerici che permette di distinguere i dati che
provengono dallo stesso paziente, e quindi, di valutare la progressione
dell'eventuale infezione, "ma senza - ribadisce Locchi - la possibilità
di identificare il paziente.