Due mesi dopo l'alluvione e gli smottamenti chehanno devastato la Campania la Camera approva una "legge antifrane" per il territtorio.Entro il 30 giugni 1999 regioni, province e comuni individueranno le arre a minor rischio di frane, mentre il Ministero dell'Ambiente e quello dei Lavori Pubblici seguiranno le zone a massimo rischio.
Fino ad ora si e' andati avanti con la legge 183 (del 1989) che come spesso accade, e' rimasta largamente inapplicata.
Superata quindi l'ipotesi della riorganizzazione della Protezione civile fatte dai ministri dell'Ambiente, Edo Ronchi e dei Lavori Pubblici, Paolo Costa.
Stanziati per i piani di sicurezza regionale 220 milioni per il '98 e 515 milioni per '99 e 2000 e 130 miliardi di lire per interventi urgenti in Campania, Marche e Umbria.
Moderata soddisfazione espressa da Italia Nostra (che propone di rivedere l'ormai vecchia legge urbanistica del 1942 e di raccordarla alla legge sul suolo del'89) e Legaambiente(che punta contro l'abusivismo edilizio responsabile dell'instabilita' del terreno a rischio di frane).