Roma, 29 luglio 1998

Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo, e di Benedetto Della Vedova.

"L'apertura formale della procedura di infrazione contro l'Italia sulla Golden Share, non fa che confermare quanto sosteniamo da oltre due anni e cioe' l'illegalità nei confronti del diritto comunitario della legge italiana sui poteri speciali dello Stato nelle aziende privatizzate.

La Lista Pannella promuovendo il referendum abrogativo, ben prima che la stessa Commissione europea prendesse le misure necessarie, sostenne questa tesi e denunciò il carattere illiberale ed anti mercato della golden share all'italiana. Il referendum si tenne nel giugno del '97 e, nonostante il risultato vanificato dal mancato quorum, vide il nettissimo prevalere di favorevoli all'abrogazione.

Il Governo e la maggioranza, però, sono rimasti sordi a tutti gli ammonimenti ed anche all'inequivocabile responso popolare, andando incontro all'ennesima figuraccia nei confronti di Bruxelles.

Bene fa la Commissione ad agire ora, anche se resta il rammarico per le situazioni caotiche che si sono verificate in aziende privatizzate come la Telecom, proprio in ragione delle ambiguità della golden share, e per i problemi che si dovranno affrontare per le inevitabili "marce indietro" dello Stato in Eni ed in altre aziende, nazionali e locali.

Ci auguriamo che il Governo sappia reagire alle accuse della Commissione, anziché erigendo patetiche barricate, compiendo un gesto di responsabilità rinunciando da subito ai poteri feudali di nomina e di veto nelle aziende cedute al mercato".