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Radio Radicale Radio - 11 agosto 1998
SEQUESTRO MELIS: "PROTETTO" INTERROGATORIO LOMBARDINI =

(notizie precedenti al suicidio)

(AGI) - Cagliari, 11 ago. - L'interrogatorio del Procuratore

Capo della Pretura Circondariale di Cagliari, Luigi Lombardini,

accusato di concorso in estorsione aggravata, consumata e

tentata insieme all'editore Nicola Grauso e all'avvocato

Antonio Piras, ex Direttore Generale della Sardaleasing,

societa' del Gruppo Banco Sardegna, e' in corso da alcune ore

al Palazzo di giustizia, in citta', da parte del Pool di

magistrati di Palermo, guidati da Giancarlo Caselli. Secondo

l'accusa i tre indagati hanno estorto un miliardo di lire

all'ing. Tito Melis, padre di Silvia, la giovane donna di

Tortoli' (Nuoro), rapita il 19 Febbraio dell'anno scorso e

rilasciata l'11 Novembre successivo, ed hanno tentato di

estorcere un altro miliardo con riferimento al rilascio

dell'ostaggio. Secondo i magistrati palermitani Silvia Melis e'

riuscita a fuggire ai suoi carcerieri e, in base a

intercettazioni telefoniche ed ambientali e ad elementi

raccolti nel corso dell'inchiesta, il miliardo preso in

consegna, per incarico del padre dell'ostaggio, dall'avv.

Antonio Piras e da questi affidato all'editore Nicola Grauso

per la consegna finale ai malviventi, e' il frutto

dell'estorsione. Mentre per quanto concerne il tentativo di

estorsione l'accusa fa riferimento all'ulteriore richiesta di

un miliardo che l'ing. Tito Melis avrebbe dovuto versare ai

malviventi a liberazione avvenuta per evitare rappresaglie.

L'interrogatorio del magistrato cagliaritano, iniziato poco

dopo le 13, avviene lontano dalla presenza dei giornalisti e

dei cinetelefotoreporter che affollano il Palazzo di Giustizia.

E' stata infatti scelta un'ala isolata della Procura della

Repubblica nella quale i magistrati possono muoversi senza

essere notati e possono anche allontanarsi senza essere visti.

Presumibilmente l'interrogatorio e' stato interrotto per

consentire agli inquirenti, alla difesa e all'indagato una

pausa per rifocillarsi.

Luigi Lombardini, nel corso di

alcune ore di interrogatorio, assistito dal difensore di

fiducia, avv. Luigi Concas, ha meticolosamente replicato e

respinto gli addebiti che gli sono stati mossi dai magistrati

del pool di Palermo. Il Procuratore della Repubblica della

Pretura Circondariale di Cagliari, molto noto in Sardegna per

aver sgominato due "Anonime Sequestri" facendo condannare i

componenti a pesanti pene, ha fornito la sua versione dei fatti

illustrandola nel dettaglio e confermando quanto aveva scritto

a diversi organi della Magistratura subito dopo le vicende

legate al rilascio di Silvia Melis che lo indicavano quale

indagato di favoreggiamento per essersi adoperato per favorire

la positiva conclusione del sequestro a scopo di estorsione. Il

primo interrogatorio formale di Luigi Lombardini e' stato

verbalizzato e sottoscritto dalle parti.

Mentre si concludeva l'interrogatorio del magistrato

cagliaritano, a suo tempo "rivale" di Caselli al posto di

Procuratore della Repubblica di Palermo, e' giunto inatteso,

evidentemente convocato dal pool di magistrati palermitani,

l'ing. Tito Melis, padre di Silvia e personaggio divenuto

determinante nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria dopo le

vicende che hanno visto coinvolte le persone che si sono

adoperate per la liberazione della figlia e il suo difensore

di fiducia. Tito Melis e' convinto che Silvia sia riuscita a

sfuggire al suo custode anche se riconosce la buona fede di

alcune delle persone coinvolte nella vicenda. Finora,

nonostante l'accusa di estorsione consumata e tentata

contestata a tre indagati, da parte sua non vi e' stato alcun

accenno ad un'ipotesi di costituzione di parte civile.

Appena giunto al Palazzo di Giustizia, Tito Melis e' stato

sottoposto a interrogatorio dai magistrati palermitani che

cercano alcuni riscontri tra le diverse dichiarazioni degli

indagati.

L'avv. Luigi Concas ha precisato ai giornalisti che il

Procuratore della Repubblica della Pretura Circondariale di

Cagliari, ha respinto tutti gli addebiti che gli stati mossi.

Rispondendo alle domande, ha affermato che il magistrato ha

smentito la partecipazione all'incontro che, secondo l'accusa,

sarebbe avvenuto nelle vicinanze dell'aeroporto di Elmas nel

corso del quale sarebbe stata consumata la tentata estorsione

ai danni dell'ing. Tito Melis. Per quanto concerne il ruolo

di Nicola Grauso, Lombardini ha confermato di essere stato

contattato dall'editore ma di averlo sconsigliato ad occuparsi

della vicenda.

Luigi Lombardini, che ha lasciato il Palazzo di Giustizia

senza essere intercettato dai giornalisti, ha fatto sapere che

parlera' domani nel corso di un incontro informale con la

stampa.

L'interrogatorio di Tito Melis e' durato circa un'ora. Ora

i magistrati palermitani stanno mettendo insieme i vari

elementi emersi nella giornata odierna ricca di colpi di scena

e di contraddizioni tra la versione dell'accusa e quanto

sostenuto dai protagonisti interrogati. Si e' intanto appreso

che i magistrati non ritengono utile in questa fase

l'interrogatorio dell'editore Nicola Grauso, che era stato

sentito a lungo e piu' volte dai magistrati della Procura

Distrettuale di Cagliari Carlo Piana e Mauro Mura, con i quali

aveva effettuato un sopralluogo a Esterzili, il centro del

nuorese al confine con la provincia di Cagliari, dove l'editore

sostiene, evidentemente non creduto in base all'accusa

contestatagli, di aver consegnato un miliardo e 400 milioni di

lire a due individui incappucciati, emissari dei malviventi che

tenevano prigioniera Silvia Melis.

 
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