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Radio Radicale Radio - 13 agosto 1998
Il suicidio di Lombardini ha convinto il ministro ad intervenire con la massima urgenza

Flick: "Subito un'inchiesta"

Violante respinge la tesi del piano: "Soltanto bugie"

[Unione Sarda 13 agosto 1998]

E entrato in scena anche il ministro della Giustizia Flick. La tragica vicenda di Lombardini e gli attacchi alla procura di Palermo hanno costretto il Guardasigilli ad aprire un'inchiesta per chiarire tutte le circostanze che hanno portato a un epilogo così inquietante. Ieri sera si è appreso da fonti ufficiali del ministero che Flick "ha disposto che sia acquisita con estrema urgenza - presso le procure di Palermo e Cagliari - ogni informazione utile sulla vicenda". Una scelta dettata dalla volontà di effettuare "ogni ulteriore valutazione di competenza del ministro".

Ma la giornata è stata caratterizzata anche dalla reazione di Violante alle accuse di Grauso. In mattinata l'editore aveva riferito di aver ricevuto una confidenza da Lombardini secondo cui l'ex magistrato sarebbe stato il "regista" di un'operazione politica che ha portato Caselli a capo della procura di Palermo. Il presidente della Camera ha commentato davanti alle telecamere del "TG1" che "si tratta di una bugia e come tale va trattata. Però bisogna chiedersi perché si dicono bugie in un momento difficile come questo. Bisogna mantenere la calma - ha proseguito Violante - abbiamo problemi gravi e non possiamo farci distogliere da queste menzogne".

La tragedia cagliaritana ha scatenato anche una sfilza di reazioni dagli ambienti politici e giudiziari. Spicca la presa di posizione del magistrato veneziano Carlo Nordio che ricollega un suicidio come quello di Lombardini a due ipotesi: "La decisione dell'inquisito di arrivare al gesto estremo dipende o dall'impossibilità di reggere una colpa che sta per essere scoperta, o dal rifiuto di accettare il disonore di un'accusa infondata". Il magistrato è però convinto che sia "improbabile che Lombardini si sia suicidato per paura delle perquisizioni, dal momento che un inquisitore esperto che diventa inquisito può occultare le prove da professionista". Ma Nordio si sofferma anche sull'ipotesi opposta: "Nessuno più di un magistrato innocente conosce i pericoli dell'errore processuale. Nessuno meglio di un magistrato conosce le lentezze, le assurdità e le insidie della giustizia italiana".

Chiamato a rispondere sulle accuse di "accanimento" del pool siciliano contro Lombardini, l'ex vice presidente del Csm Giovanni Galloni - intervistato al "TG3" - ha detto che "l'accanimento è tipico di ogni procuratore. D'altronde se non è accanito non arriva ad alcuna conclusione".

Per Giulio Maceratini, capogruppo di An al Senato, la decisione di Lombardini di togliersi la vita "è dovuta alla scelta di chi, conoscendo a fondo i teoremi accusatori, si è visto con le spalle al muro e senza possibilità di difesa. Oppure può essere stata la reazione indignata dell'innocente che non ha accettato nemmeno di essere sfiorato dal dubbio. Il senatore ha aggiunto che "entrambi i casi dimostrano come i meccanisimi inquisitori debbano essere profondamente rimeditati per evitare che tra pm e e imputato prevalga la logica del mors tua vita mea".

Il vice presidente della Camera Alfredo Biondi chiede che Flick "blocchi comportamenti a suo giudizio scorretti della Procura di Palermo". In particolare, Biondi fa riferimento alle accuse del Procuratore generale di Cagliari, Francesco Pintus, secondo il quale la Procura di Palermo avrebbe aperto una "caccia negli uffici giudiziari del capoluogo sardo".

Lapidaria la dichiarazione di leader del Ccd Pier Ferdinando Casini: "Il suicidio di Lombardini è un'altra pagina buia di un terrorismo giudiziario che deve finire. Mi auguro che questa vicenda insegni ad aver più ritegno nel sostenere che la questione giustizia è un problema di Berlusconi o una sua ossessione privata". Cordoglio e smarrimento per il suicidio di un magistrato "prestigioso" come Lombardini, ma anche solidarietà a Caselli "contro il quale prosegue un'assurda guerra" da parte di alcuni settori politici" è arrivata da Pietro Folena, responsabile giustizia dei Ds.

 
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