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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 14 agosto 1998
"AVVENIRE" 14 agosto 1998
Pag.3

L'INTERVISTA

Enzo Bettiza, profondo conoscitore dei Balcani: il conflitto e' stato innescato dieci anni fa, ma allora ci fu inerzia

"L'OCCIDENTE TROPPO DEBOLE CON MILOSEVIC"

di Maurizio Blondet

"E' così Milosevic sta concludendo la sua orribile guerra contro i civili, che dura da un decennio, nel luogo in cui l'aveva cominciata" dice Enzo Bettiza, profondo conoscitore dei Balcani.

MILOSEVIC COMINCIO' LA SUA "GUERRA" IN KOSOVO?

Si, nell'89, quando tolse agli albanesi del Kosovo l'autonomia regionale riconosciuta dalla costituzione titina. Ce lo siamo dimenticati perché, mentre la guerra percorreva a gran passi i Balcani, la situazione in Kosovo restava congelata, per l'attivita' pacifista e nonviolenta di Ibrahim Rugova, il "presidente" eletto clandestinamente dai kosovari.

E FINCHÉ I KOSOVARI HANNO LOTTATO SENZA USARE LA VIOLENZA, L'OCCIDENTE NON SE N'E' OCCUPATO. POI E' ARRIVATO QUALCHE KALSHNIKOV DALL'ALBANIA

E i media occidentali hanno cominciato a favoleggiare della "Armata di Liberazione del Kosovo", l'Uck. Che non esiste, e che sta sparendo in queste ore, davanti ai nostri occhi, sotto i cingolati serbi. Ancora una volta, cio' oscura una verita' che proprio il Kosovo dimostra.

QUALE?

Che la causa principale della tragedia balcanica e' nella politica nazional-comunista di Milosevic. Che da dieci anni ormai ha sferrato una guerra totale alla cultura, alle tradizioni, alle radici, alla stessa esistenza degli albanesi kosovari.

SEMBRA EVIDENTE.

Invece siamo sempre stati in pochi a dirlo. Io fra questi pochi, se permette.

DA PRISTINA, SI HA L'IMPRESSIONE CHE LE DIPLOMAZIE OCCIDENTALI ABBIANO DATO UN VIA LIBERA A MILOSEVIC: UNA "LEZIONE" ALL'UCK, CHE FACCIA SPARIRE UN INTERLOCUTORE CHE AVREBBE POTUTO AGGIUNGERSI AL GIA' DIFFICILE TAVOLO DEI NEGOZIATI FUTURI.

Elementi di prova concreti ed evidenti non ce ne sono. Ma certo ci sono i tentennamenti, i rinvii, le minacce a vuoto degli Usa del Gruppo di Contatto, della Nato, dell'Onu: tutte dimostrazioni di poca volonta' di intervenire.

SE C'E' STATO UN VIA LIBERA, LEI DICE, E IMPLICITO IN QUESTE ESITAZIONI?

Si direbbe che tutti si augurino ed aspettino che Milosevic finisca al piu' presto la sua partita in Kossovo, e riduca al silenzio gli albanesi, prima di essere costretti a intervenire. E Milosevic si sta sbrigando alla svelta.

COME SE AVESSE CAPITO IL MESSAGGIO.

Il tempo stringe. Mi risulta che Emma Bonino abbia deciso di fare, per conto della Commissione Europea, un sopralluogo personale nel Kosovo gia' da lunedi'. Del resto per sua iniziativa il Partito Radicale sta raccogliendo firme per incriminare al Tribunale dell'Aja Milosevic come criminale di guerra, come ha gia' fatto il Congresso degli Stati Uniti.

E' UN'INIZIATIVA UTILE?

Oddio Ma certo e' da approvare. Almeno una presa di posizione morale contro Milosevic chiuderebbe una partita ambigua, quelle mezze sanzioni che hanno favorito la guerra invece di frenarla.

PERCHÉ LE "MEZZE SANZIONI" CONTRO LA SERBIA HANNO FAVORITO LA GUERRA?

I serbi non hanno avuto la guerra in casa in questi dieci anni, ma hanno provato e sofferto le "mezze" sanzioni. Milosevic, e la cricca nazionale-comunista al potere a Belgrado, hanno avuto un buon gioco nel far credere ai serbi che erano isolati, assediati, vittimizzati dagli Usa, dalla Germania, dal Vaticano..

UN CLIMA DA STATO D'ASSEDIO.

Bisogna considerare che quello di Belgrado e' un regime totalitario, che ha in pugno tutti i mezzi di comunicazione; e da un decennio manipola i sentimenti serbi nella loro mitologia piu' antica e profonda, cavalcando la tigre di un nazionalismo estremo che si nutre appunto del senso di isolamento, di essere soli contro tutti. Oggi, il sistema dei media di Milosevic sta raccontando ai serbi che in Kosovo è in atto un'operazione di gendarmeria contro i "terroristi albanesi", mentre quello che commette è pulizia etnica.

MA L'INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC NON RISCHIA DI ACCENTUARE QUESTO STATO D'ANIMO D'ASSEDIO?

Ovviamente, la rottura non sarebbe coi serbi, ma con un regime che impedisce ai serbi stessi un'evoluzione democratica. La Serbia di Milosevic è il solo Paese post-comunista che si sia isolato dal mondo, che volti le spalle alle istituzioni europee, che non offre alcuna possibilità di dialogo all'Onu, alla Nato, agli organismi internazionali ... Mosca stessa è molto più aperta. E questo isolamento dura da oltre dieci anni, ce ne rendiamo conto?

 
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