Scritto il giorno 15-Ago-98 da Fa.Grassi:
FG> Una serie di organizzate, pacifiche e controllate pulizie
FG> etniche forse sarebbe stata e qua e là forse ancora
FG> farebbe in tempo ad essere l'unica soluzione possibile
FG> in quel contesto infame.
Mi piace che un onorevole compromesso, un "venire a patti"
con certi principi fondamentali, venga teorizzato esplicitamente come
l'unica politica realistica per evitare immani carneficine.
E tuttavia ho qualche perplessita'. Non sul principio, ma sull'attore
che dovrebbe scendere in campo per quel principio, la Comunita' Europea.
Le Nazioni europee, che in questo fine secolo si diluiscono, si depotenziano,
nell'alveo dell'Europa unita, dovrebbero caricarsi d'un compito
immane e contraddittorio:
guidare regioni etnicamente disomogenee affinche' assumano
nuova tempra e vigore di sangue, lingua e religione ri-territorializzandosi.
Il processo inverso, cioe', di quanto gli europei sono impegnati a fare
in casa propria in questo momento.
Questo rafforzamento nazionalistico a fin di bene,
questa stratificazione, scrematura e omogeneizzazione etnica,
finalizzata alla pace e alla creazione di confini stabili e certi
e' la soluzione? Probabilmente si'. Ma, ripeto, non e' possibile
che non confligga con le idee di integrazione
propagandate dai governi dei vecchi Stati europei.
La retorica dell'Europa unita mette l'Europa ufficiale in una
condizione di paralisi decisionale: quella stessa Europa che tanto
faticosamente (e innaturalmente) si libera delle sue storiche
frontiere e' impotente nel guidare i disgraziati popoli-cocktail
dei Balcani verso transumanze omogeneizzanti.
Piu' comodo allora raccogliere firme contro Milosevic, per quello che vale,
e aver la sensazione di salvarsi la faccia.
--- MMMR v4.00reg