Iniziativa presso l'Authority, la Vigilanza Rai e la Procura di Roma
Roma, 27 agosto 1998
La trasmissione "Epoca, gli anni che camminano" andata in onda il 24 agosto scorso, su Rai 3, e dedicata alle conquiste civili in Italia negli anni Settanta, rappresenta l'ennesimo atto di quello che il Presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai Tv Francesco Storace ha definito "un autentico genocidio politico e culturale" in atto a danno della Lista Pannella e del Partito Radicale.
Nella ricostruzione delle vicende politiche e sociali che hanno portato alla approvazione della legge sul divorzio e al referendum del 1974, sono stati espunti o minimizzati - contro ogni evidenza storica e politica - il ruolo determinante della LID (Lega Italiana per il Divorzio), del Partito Radicale e di Marco Pannella, comprese le iniziative nonviolente e alcuni drammatici digiuni per garantire ai cittadini un minimo di corretta informazione radiotelevisiva su quelle vicende. Nella analoga ricostruzione sulle iniziative politiche che hanno portato alla nuova - per allora - legge sulle droghe, nessuna menzione addirittura è stata fatta delle iniziative antiproibizioniste dei radicali e di Marco Pannella che portarono all'approvazione della legge stessa; neppure della "storica" conferenza stampa in cui il leader radicale "fumò" pubblicamente uno spinello, venne arrestato e a lungo carcerato. L'unico riconoscimento sul fronte antiproibizionista è stato per Don Picchi. Anche il terzo aspetto della "stagione
dei diritti civili" trattato, la legge per l'obiezione di coscienza, è stato affrontato senza alcuna evidenza per l'iniziativa politica radicale e l'intervista al segretario del Partito Radicale, Roberto Cicciomessere, è stata trasmessa senza neppure la sovrimpressione con il nome dell'intervistato. Infine, l'accenno al referendum radicale contro la legge manicomiale che ha portato all'approvazione della Legge 180 metteva in luce assolutamente negativa l'iniziativa.
Un breve inserto filmato della trasmissione si è occupato del Congresso straordinario del Partito Radicale del 1976, ma il cenno ad una non meglio precisata iniziativa referendaria sui diritti civili, lasciava l'ascoltatore, ancora una volta, inconsapevole del contenuto e del ruolo determinante che tali iniziative hanno avuto in relazione agli eventi trattati.
La storia della stagione dei diritti civili degli anni '70 in Italia non può che essere, anche e soprattutto, la storia di Marco Pannella e del Partito Radicale: l'opera accurata di disinformazione di falsificazione della verità storica compiuta dalla trasmissione della Rai, rappresenta, lo ripetiamo, un altro esempio della violenta cancellazione in atto dell'identità e della storia politica dei radicali e di Marco Pannella.
Abbiamo trasmesso copia della registrazione della trasmissione al Presidente della Autorità per le comunicazioni, Prof. Enzo Cheli, al Presidente e ai membri dell'ufficio di presidenza della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai-Tv, nonché alla dottoressa Attanasio, titolare delle indagini conseguenti alla denuncia presentata dalla Lista Pannella alla Procura di Roma per abuso d'ufficio e attentato ai diritti politici dei cittadini.
Abbiamo dato mandato ai nostri legali perché inoltrino una diffida alla Rai alla replica della trasmissione stessa o alla messa in onda di altre puntate della serie i cui contenuti siano altrettanto lesivi dell'identità radicale e della verità storica.