Ho ricevuto oggi il giornale del partito frutto di tante fatiche. A parte le considerazioni sul "pugile suonato" che si accorge di aver vinto dopo 2 mesi e grida "Vittoria" come un'idiota, mi sembra ben fatto e potrà essere un ottimo strumento di lavoro.
Vorrei però richiamare l'attenzione sull'articolo a pagina 8 in cui, con enfasi, si ricorda la meritoria lotta e il sacrificio, anche personale, dei valorosi 29 compagni che hanno dato vita alle azioni nonviolente di cessione di droghe leggere degli ultimi 3 anni. Le petizioni, la denuncia delle convenzioni, le iniziative: tutto bene, se non fosse che i militanti nonviolenti sono 30, non 29 e il soggetto in questione ( il desaparecido ) rischia, come gli altri, 6 anni di galera.
"Quante storie per una svista", direte. Non è proprio così. Intanto perché risulta evidente come alcuni intendano la "militanza" come carne da cannone e poi perché il "desaparecido" è personaggio non certo timido e riservato: insomma lo si dimentica se lo si vuole dimenticare. E poi ancora. Non è certo la prima volta che persone, iniziative o interi pezzi della storia radicale scompaiono o cadono nell'ombra. Esempio: Libro bianco su Radio Radicale. Ricordate l' "Appello di alcuni redattori"? Quelle 10 righe, mal scritte, avevano un significato politico forte ed evidente e nella vicenda della radio hanno avuto un'utilità che non sto' a spiegarvi. Su quel testo, oltretutto, sono state raccolte almeno 20000 firme ai tavoli. Non vi dico come va a finire: leggetevi il libro bianco. Ci sono poi battaglie eroiche ed altre meno: ricordate nel '92 i "giovinetti" che ( con Pannella) raccolsero 600 mila firme ( 52 mila solo a Roma ) sui referendum? E la proposta di legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione
delle droghe leggere? Chi ha depositato il testo in Cassazione? Le firme chi le ha raccolte? Oblio.
Non parliamo poi degli inviti a singhiozzo o fuori tempo massimo alle riunioni o ai seminari.
Parlare di "regime interno", come fanno alcuni, mi sembra eccessivo ma quando, giustamente, si richiama l' Enciclopedia sovietica, sarebbe il caso ( vero Marco? ) di guardarsi un po' intorno.
Infine: i prossimi mesi saranno, per tutti, particolarmente difficili. Siamo chiamati ad impegni, come sempre, più grandi di noi e li affronteremo con un'organizzazione quanto mai esile. Vi invito, quindi, ad una maggiore correttezza.
Alessandro Caforio