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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Marco - 30 agosto 1998
Caro Landi,

La presunzione che trasuda in quello che scrivi e' veramente preoccupante.

Come puoi dire che l'alternativa oggi e' tra fascismo e liberalismo, e presentare come unico liberalismo possibile quello socialdemocratico a te cosi' caro.

Certo tutti abbiamo opinione diverse, ma la tua pretesa di considerare la tua strategia come l'unica possibile e' veramente sconvolgente.

Ne abbiamo gia' parlato tempo fa, ma riparliamone pure. A patto che tu ti ficchi in testa che esiste la possibilita' di fare riforme liberali e liberiste, per il mercato e contro i monopoli, per gli investimenti strategici contro l'assistenzialismo delle spese correnti, senza per questo esportare il welfare socialdemocratico in tutto il mondo.

Se tu non consideri, non dico l'opportunita', ma nemmeno la possibilita' teorica che questo accada, allora credo che un confronto o un dibattito, che tu affermi di volere, sia semplicemente impossibile.

La confusione del tuo ragionamento credo che sia sintetizzata dalla tua affermazione "la crisi per ore ha risparmiato solo gli Stati che hanno il welfare". In questo modo tu non fai alcuna distinzione tra il welfare italiano o tedesco e il sistema statunitense, che non a caso in America nessuno definisce welfare. Perche'? Perche' se tu facessi la distinzione, saresti poi costretto ammettere che la alternativa non e' a due (protezionismo fascista / liberalismo landiano

) ma e' da tre (fascismo, socialdemocrazia, liberismo) a infinito.

E magari potresti anche scoprire che non sarebbe una grande ricetta dare piu' poteri di welfare a uno stato para-mafioso e corrotto come quello russo.

Per finire, quando fai citazioni, ti chiederei di non parlare degli autori da te letti come se fossero gli unici liberali sulla faccia della terra, ai quali dobbiamo obbedire cecamente per evitare il neo-fascismo.

grazie.

 
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