---------------------------------------------------------------HO UN'IDEA, FARO' L'ANTI -COSSIGA
Fabio Torriero / il borghese
Sarà la novità del dopo Ferragosto. Marco Pannella, anzì concedersi un periodo di riposo, ha dichiarato che in settembre tornerà alla politica per " per guidare una grande mobilitazione di popolo contro la partitocrazia". Fin qui l'annuncio generico. In realtà, la sua prossima campagna d'autunno nasconderà una mossa a sorpresa: un patto d'azione col centro-destra per battere l'Ulivo e soprattutto bloccare i piani del "del grande centro " leghista- cossghiano. Condizione preliminare del patto, un programma che Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini devono sottoscrivere per le provinciali del '99. Dunque, il vecchio ma indomato guerriero radicale si prepara a diventare l'anti - Cossiga.
Un'idea studiata con cura e in gran segreto nonostante la lunga degenza. Nello spirito di Pannella di oggi è il pannella di sempre:idealista, intransigente, polemico col mondo, coerente con se stesso.
Fumatore incallito, questa volta il leader radicale ha giurato che smetterà con le sigarette, accontentando così amici e medici preoccupati per il costante peggioramento della sua salute (" il fumo che mi fa male", si è vantato spesso in passato, " è il simbolo della mia vita e dalla morte").
Alla sua famosa mansarda nel centro storico di Roma ( nota per i collegamenti in diretta con Radio radicale), e alle vacanze, ha preferito una clinica della capitale dove trascorre i residui scampoli estivi per ristabilirsi completamente. L'assenza forzata dal Palazzo gli è servita comunque a rimuginare i dati negativi della situazione mondiale e italiana" e, come dicono i suoi collaboratori, a decidere sul da farsi. Decisione comunicata via Tg 2: "Sono pronto a ricominciare. Hanno ragione gli italiani che dicono " basta con la politica ". Dobbiamo organizzare l'ultima grande marcia contro la partitocrazia". Una marcia in linea col suo trentennale impegno, ma con un mutamento di rotta rispetto alle posizioni assunte dai radicali ( lista Pannella - Sgarbi) in occasione delle consultazioni politiche del 21 aprile '96. L'attuale nemico - secondo la nuova strategia pannelliana - è Romano Prodi, il suo governo statalista ricattato dai comunisti di Rifondazione, responsabile dell'incartamento della " rivo
luzione italiana". Un governo-regime che ha occupato scientificamente il potere e consegnato il Paese al "giacobinismo del partito dei giudici che massacra la civiltà del diritto". Una guerra che deve passare, però, attraverso la sconfitta di un'altro pericoloso leader: Francesco Cossiga . Pannella intende sparigliare i giochi e le strategie dell'ex picconatore (contro il quale fece una dura battaglia già all'epoca in cui Cossiga sedeva al Quirinale ): l'asse Udr - Lega in via di formazione che mira a distruggere gli schieramenti bipolari del '96 per imporre un Grande centro imbuto di tutti gli ex democristiani orfani della Balena bianca. Dunque, la nuova strategia punta a ottenere due sconfitte (di Prodi e Cossiga ), con l'ambizione di un centro-destra da ricostruire . Secondo quanto filtrato dalle riservate maglie della diplomaziae radicali e poliste, si starebbe lavorando alle bozze di un programma comune per le provinciali del '99. Forza Italia, Alleanza nazionale e Ccd dovrebbero sottoscrivere alcuni
punti cari a Pannella ( come condizione dell'accordo ) tra cui: lotta alla partitocrazia, alla burocrazia, allo statalismo e all'<< Europa sbagliata >>, lotta per la giustizia giusta, i diritti civili, il presidenzialismo, il liberismo e l'antiproibizionismo. E poi ancora, l'immediata adesione ai 34 referendum << sempre validi >>.
Felice per il rientro in politica di Pannella è Francesco Storace (AN) che pure non si sbottona sui nuovi progetti : << Il suo ritorno va salutato con affetto>>. Favorevole al disegno pannelliano anche un forzista doc: Antonio Martino , professore liberista che andrebbe ad aggiungersi alla già nutrita pattuglia di radicali azzurri : Peppino Calderisi, Tiziana Maiolo, Emma Bonino, Marco Taradash.
Più scettici i colleghi di partito Peppe Pisanu ed Enrico La Loggia, dall'origine politica democristiana. Perplessi i dirigenti del Ccd. Il loro timore è che la presenza ingombrante di Pannella possa penalizzarei cattolici nel Polo, determinando una nuova egemonia laica nel centro - destra.