Una sola annotazione: mi risulta che negli Stati Uniti ci sia una forte Social Security, che neppure l'amministrazione Reagan ha mai toccato e due importanti programmi di assistenza sanitaria pubblica, Medicaire e Medicaid, uno per gli anziani e l'altro per i poveri sotyto il limite di povertà; mi pare inoltre che prima del congresso a maggioranza repubblicana neoconservatrice molti altri fossero i programmi di Welfare. Se non ricordo male le mie letture nell'amministrazione federale Usa esiste anche il Diparitmento per la salute e il Welfare.
Quindi ho proprio l'impressione, studi sul Welfare a parte (che ti consiglio di leggere, esempio il liberale Maurizio Ferrera che spiegano la differenza fre Welfare europeo e Welfare nordamericano..), che caro Cappato, che negli Usa esiste un Welfare State. Meno consistente, meno redistributivo di quelli europei; ma esiste. Ed é anche meno efficiente: quanto costa la sanità largamente privata per i certi medi? Il doppio della sanità pubblica europea. E quale é l'efficienza del sistema di istruzione (scuole di eccellenza a parte) in confronto a quello tedesco? Basta chiederee in giro anche senza leggere studi al riguardo.
Conclusione: Caro Cappato per fortuna ognuno é libero di credere al liberalismo che preferisce: Zhirinovsky al suo un pochino ultranazionalista e xenofobo; tu al tuo liberistico-liberario; io al mio "social-liberale". Quello che non mi pare molto serio é continuare a contrapporre liberalismo (non landiano ma rawlsiano, dworkiano, nozickiano e così via...) a socialdemocrazia.
Per adesso comunque siamo in attesa di come si comporteranno i mercati finanziari. Siamo tutti appesi alla Duma russa e all'indice Nikkei di Tokio. Sarà varato il governo Cherdomirdin? L'indice della borsa giapponese resterà sopra quota 14mila impedendo il tracollo del sistema bancario? Ai mercati l'ardua sentenza.
Cordialissimi saluti
claudio