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Conferenza Rivoluzione liberale
Palumbo Stefano - 2 settembre 1998
RUANDA: TRIBUNALE DI ARUSHA CONDANNA I MANDANTI DEL GENOCIDIO DEL '94
Dichiarazione del senatore Sergio Stanzani,

Presidente di Non C'è Pace Senza Giustizia

Roma, 2 Settembre 1998

"Oggi, 2 settembre 1998, dal Tribunale Internazionale di Arusha esce la prima condanna per Jean Paul Akayesu, sindaco di Taba, per genocidio durante la guerra che ha dilaniato il in Ruanda nel '94 totalizzando oltre mezzo milione di vittime. Venerdì 4 settembre, invece, sarà decisa la pena per l'ex-Primo Ministro Kambanda, che già si era dichiarato colpevole nel maggio scorso: due condanne che segnano un passo storico della giustizia penale internazionale.

Non solo in Europa, quindi, dove il Tribunale ad hoc dell'Aja continua a celebrare processi per i crimini in ex Jugoslavia, ma anche in Africa il Tribunale di Arusha ha dimostrato che le ruote della giustizia penale internazionale sono, seppur lente, inesorabili.

Che un Primo Ministro venga chiamato a rispondere di crimini commessi contro i suoi cittadini è un inequivocabile monito che la giustizia internazionale rivolge a tutti gli autori di atrocità e di morte che impunemente stanno insanguinando il continente africano.

Alla luce di questi fatti acquista ancora più urgenza la campagna del Partito Radicale per l'incriminazione di Milosevic che oggi in Kossovo come ieri in Bosnia predica e pratica l'odio etnico ed il genocidio nella più completa impunità".

Non C'è Pace Senza Giustizia, che si è distinta in questi anni per l'impegno rivolto alla istituzione del Tribunale Internazionale Permanente lancia una nuova campagna internazionale perché gli impegni presi con il Trattato di Roma, conclusosi dopo lunghi negoziati il 17 luglio 1998, vengano ratificati da 60 Stati subito e che il Tribunale venga istituito e sia funzionante entro il 2000.

Solo allora, con un organizzazione internazionale indipendente ed efficace come il TPI permanente la giustizia penale internazionale potrà esercitare quel fattore di deterrenza universale necessaria ad impedire il verificarsi di nuovi crimini in tutto il mondo".

 
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