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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Claudio - 5 settembre 1998
Leggere fa sempre bene. Quindi il consiglio di Barletta di leggere l'intervista di Becker é Ok. Già che siamo in tema di consigli e di interviste mi sembra interessante anche l'intervista a Steve Forbes dell'altro ieri su Repubblica e, naturalmente, l'articolo di ieri di Helmut Schidmt, ex canecelliere della Germania Ovest.

E per ragionare un po' partirei proprio dal discorso di Forbes: secondo l'ex candidato repubblicano alla nomitation, il Giappone dovrebbe seguire una ricetta neoreaganiana, diminuzione del carico fiscale e Deregulation , per affrontare la deflazione. E naturalmente dovrebbe smettere di fare investimenti pubblici e politica della spesa.

In realtà Forbes fa un piccolo errore, mi pare: la Deregulation é esattamente all'origine di molti guai nella attuale crisi finanziaria mondiale in quanto ha fatto saltare regole ed istituzioni e reso inutili controlli e sorveglianza. In effetti nessuno sa a quanto ammonti il mega gigantesco buco nero del sistema bancario giapponese. Si parla di cifre sull'ordine dei fantastiliardi di Paperon de' paperoni (si parla di oltre 500 miliardi di dollari di crediti inesegibili...). In queste condizioni parlare di ulteriore Deregulation significherebbe praticamente far saltare l'intero sistema bancario giapponese e con esso l'intero sistema capitalistico planetario...Non pare decisamente un buon consiglio.

Quanto poi alla terapia antitasse, vi é da dire che né la politica della spesa pubblica né quella della detassazione sembrano riuscire a cambiare la situazione di cupa deflazione in Giappone. Forse la spiegazione é come si suol dire più complessa. E per superare la crisi sono indispensabili oltre a politiche della spesa e delle entrate (neokeynesismo di sinistra e di destra rispettivamente...), le cosiddette Riforme Strutturali. Qui attenzione, anche per evitare le solite polemiche ideologiche (alla Perduca per capirci) del tutto fuori tema...

Per riforme strutturali intendo in questo caso riforme che incidono sulla struttura del capitalismo giapponese. Il quale é strutturato su una serie, quattro o cinque, Grandi Gruppi Conglomerati che hanno interessi in tutrti i settori produttivi, in tutta l'industria, nei servizi, hanno ognuno le proprie banche, le proprie compagnie assocurative, e compagnie commerciali et finanziarie. La forza della spaventosa macchina da guerra della produzione giapponese era esattamente figlia di questa struttura, "neofeudale". Il lavoratore dipendente privato giapponese, é in genere "impiegatoi a vita" in un Grande Gruppo, che a sua volta lo può spostare a piacimento tra le tantissime aziende e attività dell'impero. Riceve il suo stipendio e lo versa nella banca del "suo" Grande Gruppo, fa la sua brava assicurazione sanitaria et previdenziale nella compagnia del Grande Gruppo. Ed organizza pure il suo tempo libero nelle società e nelle agenzie del solito Grande Gruppo. A parte l'alienazione del tutto (e difatti l'alcolism

o e le anfetamine sono molto diffuse...) é evidente che tutto il reddito disponibile del lavoratore in realtà rimane nella piena disponibilità non del lavoratore stesso bensì del suo Grande Gruppo. Di conseguenza la proponsione al consumo del giapponese medio é particolarmente bassa e la capacità di accumulazione del sistema imprenditoriale giapponese é gigantesca. Ora per superare la deflazione è indispensabile attivare i consumi, privati o collettivi, oppure investimenti che si portano con sè nuovi consumi. Ma il Giappone in presenza di questa struttura sociale non riesce ad attivare un nuovo orientamento collettivo proconsumo; e non ha certo una carenza strutturale di investimenti....; gli incrementi di spesa pubblica o le diminuzioni di tasse comportano semplicemente un aumento di risparmio e di uso conseguente di materassi......

Ed allora? Forse senza "spaccare" i Grande Gruppi separando radicalmente assicurazioni et banche dalle industrie e dalle altre imprese produttive non é possibile mutare questa situazione....Ecco le riforme strutturali di cui il Giappone ha bisogno: una "legge bancaria" alla ennesima potenza. Non si tratta sicuramente di decisioni facili per il debole e delegittimato sistema politico giapponese.....

Mi sono dilungato sul caso giapponese perchè centrale nell'attuale crisi mondiale e anche per cercare di far comprendere, in primo luogo a me stesso, quanto la situazione sia complicata.

Ad esempio, ormai molti economisti, Krugman in testa, e molti autorevoli politici, l'ex cancelliere tedesco o il grande sociologo liberale Ralph Daherndorf propongono regole, istituzioni, controlli per i mercati finanziarie globali. Cosa sacrosanta, come appare sacrosanta una Tobin Tax per finanziare adeguate istituzioni finanziarie internazionali non più dominate dall'ortodossia liberista-deflazionista (a proposito: un "governo mondiale" per ora ahimè solamente utopico é una istituzione anzi un complesso di istituzioni; se costituzionale é un complesso di istituzioni assolutamente liberale; non per nulla grandi liberali, da Kant a Robbins per arrivare a Dahrendorf lo hanno da sempre sostenuto..Forse l'amico Barletta ha preso una piccola topica...).

Ma vi é naturalmente una trappola: controlli e regolamentazioni dei mercati finanziari globali di che natura dovrebbero essere? E' infatti ovvio che possono essere di carattere sovranazionale (esempio il sistema WTO) e quindi essere particolarmente desiderabili, oppure potrebbero essere di carattere nazionale-protezionista (alla malese per capirci) e in quest'altro caso non sarebbero per nulla positivi....

Si comincia a parlare di "reflazione", per esempio nel documento riservato Spd-Psf: ma di che reflazione si tratta, di aumento della spesa o di diminuzione delle tasse o di entrabe? E poi di sostegno alla domanda di beni di consumo tradizionali oppure di beni innovativi, es i beni informatici, oppure ancora di beni di investimento...? La differenza anche in questo caso non é da poco: probabilmente in caso di politica europea di sostegno della domanda se si vorrebbe attivare la domanda indifferenziata di beni tradizionali é facile immaginare che la Bce non sarà particolarmente d'accordo e l'ultima cosa di cui l'Ue ha bisogno é uno scontro istituzionale fra Consiglio europea e banca centrale europea....

Insomma le faccende sono complicate: Gary Becker se la prende con il Fmi, che ha sicuramente toppato in diverse occasioni, ma da qui ad abolirlo il passo mi pare esagerato, nonostante l'autorevolezza dell'economista (d'altra parte mi pare che sia Becker che Dornbusch avessere garantito sfracelli per l'euro e non mi pare che la crisi mondiale gli stia dando ragione...). Il Fmi probabilmente deve cambiare filosofia; ma il sistema capitalistico mondiale richiede uno o più garanti o regolatori in ultima istanza. Se no la Grande Depressione é ineluttabile....Il Fmi insieme con Fed e Bce può adempiere a questo ruolo. Purchè, e questo é il vero punto dolente...,,ci sia capacità politica. La crisi mondiale sta portando allo scoperto proprio l'insostenibile leggerenza della politica degli anni ottanta-novanta.

Il vero tema è rifondare una nuova politica democratica, a livello "locale", ovvero nazionale e a livello sovra o transnazionale. Una nuova politica che fondi nuove e più adeguate politche ed istituzioni. Un New New Deal.

Un saluto..PS: Annotazione per l'egregio rappresentante del Pr all'Onu, dottor Cappato. Insomma vorrei avere se possibile una semplice risposta: il Fmi, la comunità internazionale, per aiutare l'economia indonesiana a venir fuori dalla tempeste avrebbe dovuto richiedere a quel governo il pieno rispetto dei diritto sindacali, sociali e la creazione di un minimo Welfare per fanciulli (supersfruttati..), donne e disoccupati???? Oppure gli indoensiani (200 milioni di persone NB NB NB) non hanno diritto alla casa, alla istruzione, alla pensione, alla sicurezza? E di grazia come si fa allora a creare un mercato interno indonesiano (NB: 200 milioni di potenziali consumatori...)? Con le ideologie di mister Cappato e dintorni..Ovvero con le brioches di Maria Antonietta...?

Grazie per la cortese risposta.

 
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